Teleriscaldamento, doppio appuntamento Italia-Cina
Venerdì 8 aprile a Pechino Iren, A2A e Hera, insieme alle associazioni di categoria Utilitalia e Airu parleranno di teleriscaldamento e di riscaldamento urbano nel corso del Forum cino-italiano sulla protezione ambientale
07 April, 2016
Il teleriscaldamento offre calore a 3 milioni di cittadini in Italia, anche se il suo sviluppo è limitato rispetto ad altri Paesi europei; nonostante ciò è "fortemente presente a Torino, Brescia, Milano, con una riduzione di circa 1.400.000 ton di CO2 l'anno". Per approfondire l'argomento tre aziende italiane del settore energetico - Iren, A2A e Hera - insieme con Utilitalia (l'associazione delle imprese di acqua, ambiente e energia) e l'Airu (Associazione italiana riscaldamento urbano), andranno in Cina e venerdì firmeranno un memorandum d'intesa con China district heating association (Cdha) per la promozione di concreti progetti di collaborazione in settori strategici, tra cui efficienza energetica, energie rinnovabili e reti energetiche.
L'incontro dell'8 aprile a Pechino si terrà nel corso del Forum sulla protezione ambientale (a cura, tra gli altri, del ministero dell'Ambiente, dell'Ambasciata d'Italia nella Repubblica Popolare Cinese e di Utilitalia). L'iniziativa, spiega Utilitalia, è di "notevole importanza per i rapporti tra Italia e Cina, considerando che il governo cinese ha varato un Piano quinquennale con il quale si stabiliscono precisi obiettivi da raggiungere entro il 2020 in materia energetica e di sviluppo sostenibile e nel quale sono definiti nuovi target per l'efficienza energetica e l'inquinamento atmosferico".
Questo in Cina è il primo di due appuntamenti su aspetti ambientali, economici e industriali. Il secondo evento in programma è previsto per il 14 aprile a Roma al ministero dello Sviluppo economico; al centro le potenzialità economiche e ambientali del teleriscaldamento.