Il Giro d'Italia ecosostenibile parte con la raccolta differenziata in tutte le tappe
Il progetto "Ride Green" parte con una gestione dei rifiuti da "maglia rosa": raccolta differenziata nelle tappe e stoviglie compostabili. Il WWF ha studiato per l'impatto ambientale del Giro per renderlo ecosostenibile
12 April, 2016
Il progetto si chiama “RIDE GREEN” ed è stato pensato da RCS Sport, in collaborazione con E.R.I.C.A. (società cooperativa che si occupa di consulenze ambientali) per il Giro d'Italia. L’iniziativa prevede che per tutte le 18 tappe italiane della corsa rosa, all’interno delle aree di partenza e arrivo, verranno differenziati tutti i rifiuti prodotti (carta e cartone, plastiche, metalli, vetro e organico) cercando di ridurre così al minimo i rifiuti non recuperabili. Su questo tema verranno sensibilizzati i cittadini, gli addetti ai lavori e i media.
Queste iniziative legate all’ambiente sono alcune di quelle dedicate alla Social Responsability che il Giro d’Italia attiva ogni anno. Il progetto RIDE GREEN rientra in un più ampio progetto Green che punta a far diventare la Corsa Rosa un evento ecosostenibile. Nel 2015 il WWF ha realizzato uno studio sull’impatto ambientale del Giro d’Italia. E’ stato stilato un piano di azione di cinque anni, con l’obiettivo di ridurre le conseguenze sulla natura e di far diventare il Giro un’eccellenza nel panorama degli eventi internazionali. Uno dei primi passi inseriti in questo progetto riguarda proprio la gestione dei rifiuti.
Secondo il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Barbara Degani, con Expo si è lanciato su scala internazionale il concept degli eventi ecosostenibili, che ora può continuare con il Giro d’Italia, affidando ad un evento che raggiunge capillarmente tutto il territorio italiano un messaggio virtuoso di rispetto per l’ambiente, per l’ecologia, per la cultura e le bellezze italiane, partendo appunto con la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti.
Paolo Bellino, Direttore Generale di RCS Sport, ha ribadito quanto il tema della sostenibilità ambientale del Giro d’Italia stia a cuore all'azienda: "RIDE GREEN sarà la prima esperienza applicata ad un evento sportivo di tale portata e logisticamente non facile. Siamo certi che, grazie all’apporto di tutti i soggetti coinvolti, questa nuova esperienza sarà un passo fondamentale per rendere il Giro sempre più ecosostenibile"
Gaetano Benedetto, Direttore Generale di WWF Italia, ha sottolineato inoltre come già in passato il Giro d’Italia sia stato un formidabile alleato per la divulgazione di messaggi ambientali quali l’importanza delle aree naturali protette o la salvaguardia di specie simbolo quali il lupo e che "oggi la sfida è ancora attuale e riguarda la promozione del senso di responsabilità che tutti devono avere, esattamente come ci dicono le Nazione Unite e l’Unione Europea, esattamente come ci invita a fare Papa Francesco". La collaborazione di RCS Sport, organizzatrice del Giro d'Italia, col WWF è nata nel 2015 quando è stato realizzato uno studio sull’impatto ambientale del Giro. È stato stilato un piano di azione di cinque anni, con l’obiettivo di ridurre le conseguenze sulla natura e di far diventare il Giro un’eccellenza nel panorama degli eventi internazionali. Uno dei primi passi inseriti in questo progetto riguarda proprio la gestione dei rifiuti.
L’Amministratore Delegato di E.R.I.C.A., Roberto Cavallo, ha ricordato come gli obiettivi dichiarati del progetto siano quelli di raccogliere più differenziata possibile, avviare a riciclo i materiali raccolti e misurarne le performance. "Tutto attraverso un lavoro di sensibilizzazione e comunicazione che ci permetta di far passare questo importantissimo messaggio. A lavorare sul campo ci saranno sette persone su tutto il Giro oltre 216 volontari che incontreremo lungo il percorso. Le postazioni di raccolta saranno 77 divise tra partenza e arrivo. Vorrei ringraziare inoltre tutti i partner che ci accompagneranno in questa bella sfida e che danno un contributo fondamentale per la riuscita dello stesso".
IL PROGETTO IN NUMERI:
* Numero contenitori: 406 contenitori (di cui 169 alla partenza e 237 all’arrivo)
* Numero sacchetti raccolta differenziata: 15.600 sacchetti (di cui 13.200 semi trasparenti in modo che gli operatori possano controllare la qualità della differenziata + 1.200 sacchi biodegradabili compostabili per gli scarti organici)
* Numero postazioni raccolta: 77 (di cui 37 in partenza e 40 in arrivo)
* Numero personale fisso sul progetto: 7 persone
* Numero volontari: 216 volontari
* 40.000 stoviglie compostabili
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