Milano a zero sprechi: firmato un protocollo di intesa
Assolombarda, Comune di Milano e Politecnico hanno siglato un accordo per gestire meglio le eccedenze alimentari e incentivare la lotta allo spreco di cibo
04 May, 2016
Un protocollo per promuovere le azioni condivise sul tema della gestione delle eccedenze alimentari: è quello che hanno firmato Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, Comune di Milano e Politecnico di Milano, nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino. Tra i presenti, anche l’onorevole Maria Chiara Gadda, promotrice della “Legge Gadda” per favorire le donazioni e limitare gli sprechi di cibo.
L’intesa, che ha visto la collaborazione della Fondazione Cariplo, è stata firmata da Michele Angelo Verna, direttore generale di Assolombarda, Maurizio Baruffi, capo di Gabinetto del Comune di Milano e Alessandro Perego, direttore vicario del Dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico di Milano. L’obiettivo comune è quello di arrivare a una città con zero sprechi, individuando le azioni che prevengono lo spreco alimentare e permettono il recupero delle eccedenze alimentari.
In Italia ogni anno si perdono 5,5 milioni di tonnellate di cibo, per un valore stimato di 12 miliardi di euro. “Expo ci ha chiamati a un impegno preciso e in questa direzione dobbiamo essere protagonisti, vogliamo valorizzare le buone prassi per ridurre gli sprechi e proporre un modello virtuoso che renda Milano “smart” anche per la gestione delle eccedenze alimentari, a cominciare dalla realizzazione di un network di imprese e circuiti veloci per ottimizzare la consegna e il consumo dei beni”, ha dichiarato Michele Angelo Verna, di Assolombarda.
La firma del protocollo per una “Smart city a Zero sprechi” si inserisce nella food policy adottata dal consiglio comunale di Milano lo scorso ottobre. “La necessità di agire sullo spreco è emersa come una questione importante sia dal punto di vista sociale che da quello ambientale”, ha sottolineato Maurizio Baruffi, capo di Gabinetto del Comune di Milano. “Il Comune si impegna a riconoscere e a promuovere buone pratiche volte a ridurre gli sprechi e a redistribuire le eccedenze”.
Alessandro Perego, direttore vicario del Dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico di Milano, ha invece sottolineato come il 90 per cento delle eccedenze alimentari generate all’interno della filiera alimentare è ancora sprecata: “L’adozione di processi strutturali di recupero delle eccedenze tra imprese della filiera e operatori del terzo settore possono portare a tassi di recupero molto più elevati, tra il 30 e il 50 per cento”. Qualcosa è stato fatto, ma c’è ancora molto da fare. “Nella città di Milano sono già in atto molte iniziative eccellenti, si tratta di dare loro evidenza e metterle a sistema in modo da rendere la nostra città una best practice mondiale anche su questo fronte”.