Report Unep: smog e degrado ambientale causano morti premature 234 volte in più delle guerre
Un rapporto presentato alla seconda Assemblea delle Nazioni unite sull'ambiente, in corso a Nairobi: nel 2012 circa 12,6 milioni di morti sono attribuibili al peggioramento delle condizioni ambientali, il 23% del totale dei decessi
22 May, 2016
Degrado ambientale e smog causano morti premature ben 234 volte in più dei conflitti che si verificano ogni anno il pianeta. E' quanto sottolinea un rapporto presentato alla seconda Assemblea delle Nazioni unite sull'ambiente, in corso a Nairobi. Il rapporto evidenzia i pericoli provocati da inquinamento, sostanze chimiche, cambiamenti climatici. Nel 2012 circa 12,6 milioni di morti sono attribuibili al peggioramento delle condizioni ambientali, il 23% del totale dei decessi. A pagare il prezzo maggiore, in termini di vite perse, sono il Sud-est asiatico e il Pacifico occidentale.
In particolare, l'inquinamento atmosferico uccide 7 milioni di persone l'anno. Perdono la vita per la mancanza di acqua pulita e servizi igienici 842 mila persone; per l'esposizione a sostante chimiche tossiche come l'amianto 107 mila persone e come il piombo 654 mila nel 2010. Infine, dalla prima conferenza Onu sui cambiamenti climatici nel '95, 606 mila sono state le vittime di catastrofi naturali e più di 4 miliardi di persone sono rimaste ferite, senza casa e bisognose di una qualche forma di assistenza. "Distruggendo l'equilibrio del nostro pianeta e aumentando le emissioni inquinanti, andiamo incontro a un costo sempre maggiore in termini di salute e benessere", afferma il direttore esecutivo dell'Unep, Achim Steiner. In gioco c'è la salute del pianeta, ma anche quella dei suoi abitanti.
Premature Deaths from Environmental Degradation Threat to Global Public Health, UNEP Report Says - comunicato stampa (in inglese)