"In Cordata", l'1 giugno parte la rassegna all'interno di Cinemambiente. Si inizia dalle Alpi
Il primo appuntamento, mercoledì 1° giugno al Cinema Massimo, è con il film "Attraverso le Alpi". Presentato in coincidenza con l’inaugurazione della Galleria del Gottardo
30 May, 2016
In cordata, la rassegna annuale dedicata alla montagna frutto della collaborazione tra il Festival CinemAmbiente, il Circolo dei lettori e il programma “Torino e le Alpi” promosso dalla Compagnia di San Paolo con il supporto dell’associazione Dislivelli, giunge al suo clou. La serie di appuntamenti cinematografici mensili diventa, infatti, una sezione trasversale della XIX edizione del Festival CinemAmbiente ‒ in svolgimento dal 31 maggio al 5 giugno ‒ concentrando in meno di una settimana molteplici titoli che rendono le “Terre Alte” protagoniste assidue sul grande schermo.
In linea con l’impostazione della rassegna annuale, In cordata esplora anche nel corso del Festival la montagna nelle sue molteplici dimensioni. I suoi aspetti più spettacolari ed estremi, il suo specifico ambiente umano e naturale, il suo patrimonio di valori e tradizioni, raccontati in produzioni europee eterogenee per soggetti ed ambientazioni, diventano occasione per approfondimenti e incontri che si legano anche a temi di stretta attualità.
Il primo appuntamento, mercoledì 1° giugno (Cinema Massimo 3, ore 19), è con il film Attraverso le Alpi. Presentato in coincidenza voluta con l’inaugurazione della Galleria del Gottardo, il traforo ferroviario più lungo al mondo, il documentario racconta l’arco alpino nel suo ruolo di imprescindibile crocevia europeo di traffico commerciale, oggi diventato un flusso inarrestabile di merci e mezzi di trasporto; la proiezione sarà seguita da un incontro con i registi Giancarlo Bertalero e Filippo Ciardi, Federica Corrado (CIPRA Italia e Politecnico di Torino), Francesco Balocco (assessore ai Trasporti Regione Piemonte) e Marco Terranova (SBB Cargo Italia).
Di contro, Triokala, il film presentato in serata (Il Piccolo Cinema, ore 21) e seguito da un incontro con il regista Leandro Picarella, ricerca tracce e atmosfere dei secoli passati in un piccolo centro montano arroccato sulle rovine dell’antica città greca del titolo, all’estremo Sud della Sicilia. Anche il documentario successivo, Sull’Etna (giovedì 2 giugno, Massimo 3, ore 20.15), si sofferma sulla primordiale e aspra bellezza del paesaggio montano in Sicilia, riscoperto attraverso gli occhi, ammaliati nonostante l’abitudine, di una guardia forestale impegnata in un giro di ricognizione; a seguire, un incontro con il regista Francesco Di Mauro e il protagonista del film, l’olimpionico di lotta Salvo Campanella.
La montagna è, invece, punto di partenza di un moderno pellegrinaggio, sempre più laico, in I volti della Via Francigena (venerdì 3 giugno, Massimo 3, ore 20.15), film che segue i camminatori nel percorso che dal Colle del Gran San Bernardo arriva a Roma lungo l’antico itinerario, recuperato di recente, che un tempo collegava Canterbury ai porti della Puglia; al termine della proiezione, incontro con il regista Fabio Dipinto, Wu Ming 2 e Pietro Scidurio, fondatore di Free Wheels Onlus. Si torna in vetta con Monviso mon amour (sabato 4 giugno, Massimo 3, ore 18.15), in cui la storica impresa di Nino Viale, il primo a scendere con gli sci lungo il vertiginoso canalone Coolidge del Re di Pietra, filmato dall’amico Claudio Bodrone, viene ricordata con una replica-omaggio a distanza di quarant’anni. Protagonisti della rievocativa discesa, cinque giovani e appassionati “ripidisti” ripresi da un elicottero con a bordo Stefano De Benedetti, “mito” dello sci estremo. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista Fabio Gianotti, Nino Viale, la guida alpina Nino Perino, lo specialista di sci estremo Enzo Cardonatti e l’outdoor photographer Federico Ravassard, moderato da Leonardo Bizzaro.
Si passa infine il confine, tornando ai piedi del Passo del Gottardo, con Andermatt - Global Village (domenica 5 giugno, Massimo 1, ore 17.30) di Leonidas Bieri: la vicenda del paese di montagna nel cuore delle Alpi svizzere trasformato in resort di lusso da un miliardario egiziano sarà occasione per discutere dell’impatto ambientale del turismo alpino con lo storico dell’alpinismo Enrico Camanni e l’antropologo Marco Aime.
Completa il programma una selezione di cortometraggi (sabato 4 giugno, Massimo 3, ore 16.30), che spazia geograficamente dal campo base dell’Everest ormai trasformato in micro-villaggio circondato dalle vette più alte del Pianeta (E.B.C. 5300M di Léonard Kohli), alle piste da sci francesi viste con gli occhi solitari di chi le prepara di notte (Suspendu à la nuit di Eva Tourrent), alla Val Badia, nei cui microcosmi è ancora ben evidente la catena alimentare che lega l’uomo all’animale (La catena, presentato dal regista Paolo Vinati), alle remote valli della Svizzera romanda dove si vive ancora di caccia, ma chi uccide esemplari rari e protetti rischia a sua volta una brutta fine (La fin d’Homère di Zahra Vargas).
L’ingresso a tutte le proiezioni del Festivale è gratuito. I biglietti gratuiti (2 per spettatore) possono essere ritirati presso i cinema che ospitano la sezione del Festival (Cinema Massimo, via Verdi 18; Il Piccolo Cinema, via Cavagnolo 7) a partire da un'ora prima della proiezione.
Info: www.cinemambiente.it