Atene, Susana studentessa 'salvacibo': “Raccolgo frutta e verdure dall'immondizia da 4 anni”
Incontro con Susana, 23 anni, studentessa di Arte. Da 4 anni raccoglie dai cassonetti frutta e verdura ancora buoni e oggetti che può rivendere nei negozi del'usato. "In Grecia tutti buttano tutto. E' un peccato trovare il cibo cosi..."
04 July, 2016
di Albana Muco
Accanto al supermercato Market In – Atene (Grecia), via Patission nr. 118 – , si trovano due cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti. Teoricamente uno dedicato ai materiali riciclabili e l`altro all`indifferenziato. Entrambi pieni di rifiuti mischiati e indistinti. Il 4 luglio alle 20:40, mentre camminavo sul marciapiede cercando di evitare l`acqua che gocciolava dai tubi dei condizionatori, incontro Susana: 23 anni, studia Arte, da 4 anni raccoglie dai cassonetti frutta e verdura edibili e oggetti che può rivendere nei negozi dell`usato.
Parliamo qualche minuto. Mi risponde tranquillamente. Le chiedo se posso fotografarla. Acconsente, ma nelle foto non deve comparire il suo volto.
Mi racconta, mentre seleziona e sceglie cio` che trova munita – per fortuna – di guanti di lattice:
“Raccolgo frutta e verdura per la mia famiglia, anche oggetti che posso portare nei negozzi Second hand e rivenderli, come questo libro che puo` valere 3 euro. In Grecia tutti buttano tutto. E` un peccato trovare il cibo cosi` {mischiato, sporco, schiacciato da oggetti piu` pesanti}. Anche questo zaino l`ho trovato nell`immondizia e nessuno ci crede. I supermercati buttano la merce avanzata anche perche` nessuno paga per comprare frutta e verdura che non sono perfette nella forma. Secondo me, la frutta, ad esempio, puo` essere mangiata in parte, basta togliere la parte marcia. Quando vado in giro faccio sempre cosi`, controllo nei cassonetti. Ho l`opportunita` e lo faccio. Certa gente bisognosa non fa come me perche` non sa che puo` farlo.
Una volta ho visto delle banane messe da parte all`entrata di un supermercato. Pronte per essere buttate. Ho chiesto se potevo mangiarne una. Mi hanno risposto no e che le dovevano gettare. Credo che proprio questa sia una pessima cosa.
Alcuni spermercati buttano davvero tantissima roba, altri meno e solo alcuni, come Lidl, cedono la loro merce invenduta alle case dove vivono bambini orfani o in difficolta`.”
La ringrazio della disponibilta`. Mi saluta mettendo la mano sul cuore e si allontana con una bici nera {di suo cugino}, avendo nello zaino 3/4 kg di cose recuperate: pere ammaccate e pomodori sfusi, funghi in vaschetta celofanati e un libro.