Domeniche ecologiche, Vozza (Legambiente): "La voglia di strade libere in città è grande, bisogna intercettarla"
"La domanda di strade che si possano vivere in modo diverso è molto attuale. Le domeniche ecologiche non devono essere un provvedimento anti smog quindi, ma una riappropriazione di spazi" Due chiacchiere con Federico Vozza, vicepresidente di Legambiente Piemonte e Val d'Aosta
30 August, 2016
Anche voi siete tra i firmatari della proposta di ripristinare i blocchi del traffico domenicale. Come dovrebbero essere proposte secondo te, anche rispetto alle esperienze precedenti?
Io personalmente ho una bella sensazione delle domeniche che furono qui a Torino, quelle più lontane nel tempo. Le ultime sinceramente erano un po' annacquate, sia come area, nel senso che il perimetro di chiusura al traffico era piuttosto limitato, ma anche per il fatto che non fossero piene di eventi con una volta. Le domeniche ecologiche meglio riuscite erano quelle che coincidevano con eventi culturali diffusi, che già di per sé costringevano la gente a camminare in strada e quindi ad apprezzare il fatto che le strade fossero chiuse al traffico. Per il futuro dunque mi immagino una cosa simile, non una cosa slegata dall’altra. Non può esserci solo una chiusura al traffico che non verrebbe vissuta in un modo positivo da tutti.
Alcuni dicono che sia una misura vecchia, cosa ne pensi?
Non sono d'accordo. La domenica ecologica è un’iniziativa vecchia solo anagraficamente, ma in realtà è l’iniziativa più moderna che si possa prendere, perché questa domanda di strade libere in città, di strade che si possano vivere in modo diverso è molto moderna, è molto attuale. E va intercettata adesso. Vent’anni fa le domeniche ecologiche nascevano da altri presupposti, forse sarebbe sbagliato riproporle allo stesso modo, cioè come un provvedimento anti smog. Devono essere presentate invece come una riappropriazione di spazi. Sono altre le azioni che consentono di diminuire il Pm10 in città, per cui ad esempio da parte mia c'è un assoluto divieto di confrontare i livelli di polveri sottili prima e dopo la domenica ecologica, perché si rischia solo di non viverla serenamente come invece dovrebbe essere vissuta. È indubbio che meno auto, anche solo per un giorno, significa meno schifezze nell’aria, ma considerare il blocco del traffico come un provvedimento anti-smog sarebbe rifare un errore.