A Padova la maglietta rosa del Giretto d’Italia 2016, Bike to work – Bike to school
Reggio Emilia, Ferrara e Bolzano le altre città ai primi posti della classifica del 6° campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente e VeloLove in collaborazione con Euromobility e Fiab. Quasi 23.000 i partecipanti
28 September, 2016
La maglietta rosa del Giretto d’Italia 2016 va a Padova, seguita da Reggio Emilia, Ferrara e Bolzano. Sono queste, nell’ordine, le città dove il maggior numero di persone è andato a scuola o al lavoro in bici nelle ore e nei giorni monitorati in occasione del sesto Campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente e VeloLove, in collaborazione con Euromobility e Fiab, con la fondamentale partecipazione di CNH Industrial.
Il maltempo ha purtroppo pesantemente condizionato la sfida, che si è svolta il 20 e il 21 settembre nell’ambito della Settimana europea della mobilità sostenibile in tutte le città previste, ad eccezione di Padova dove si è gareggiato il 27 settembre per motivi meteorologici.
All’iniziativa hanno partecipato 16 città della Penisola: Bologna, Bolzano, Carpi (Mo), Ferrara, Genova, Jesi (An), Napoli, Padova, Palermo, Pavia, Pesaro, Ravenna, Reggio Emilia, Torino, Trento e Udine, in collaborazione con numerose aziende e i loro mobility manager, in partenariato con il progetto europeo BikeToWork (www.biketowork.it) di Fiab e grazie all’adesione dei comuni stessi o alle attività di monitoraggio spontanee di ciclisti urbani volontari.
Il meccanismo è semplice: in due normali giornate lavorative si conta quante biciclette varcano i check-point allestiti per l’occasione in vari punti dei comuni che aderiscono all’iniziativa, nell’arco delle due ore stabilite (scelte nell’arco di tempo compreso tra le 6 e le 10 del mattino). Il conteggio permette così di evidenziare la città con maggior numero assoluto di ciclisti in circolazione nei punti controllati.
In totale, sono passati dai varchi 22.800 lavoratori o studenti che hanno utilizzato la bici per i loro spostamenti casa-lavoro o scuola-casa, conteggiati dai volontari Legambiente, VeloLove e Fiab e di altre associazioni che hanno aderito alla manifestazione, il più importante Bike to Work del nostro Paese. Va ricordato che il monitoraggio del Giretto d’Italia ha un valore simbolico, per il poco tempo della rilevazione e perché la diversità delle città in gara in termini di urbanistica, densità abitativa e dinamiche di traffico rende complesse le valutazioni.
Più di 8.000 ciclisti sono stati contati nei punti di controllo posti davanti a circa 60 aziende pubbliche e private, tra cui scuole, università e ospedali che hanno aderito alla giornata. CNH Industrial, partner dell’iniziativa, si è distinta per la sua partecipazione in 11 città.
Per valori assoluti, spiccano i numeri di Padova, dove sono stati conteggiati agli appositi varchi oltre 5.000 passaggi di bici.Reggio Emilia segue con 3.921 ciclisti che pedalano per andare a scuola o al lavoro, poi Ferrara dove in 3.019 hanno scelto la bici per questi spostamenti. A Bolzano il bike to school e il bike to work hanno interessato, tra quelle passate dai punti di rilevamento, 2.769 persone. Ravenna si è attestata invece sui 2.170 passaggi, a seguire Trento con 1.618 passaggi, Torino con1.043, poi Bologna (650), Carpi (584), Pavia (456), Udine (343), Pesaro (337), Napoli (297) alla sua prima partecipazione alGiretto d’Italia, Genova (207), Jesi (186), Palermo (30).
Analizzando invece i valori percentuali il primato del rapporto più alto tra numero di passaggi in bici e numero di abitantispetta invece a Bolzano, poi Padova, Reggio Emilia, Ferrara, Trento e Ravenna.
“La grande partecipazione dei cittadini al Giretto d’Italia dimostra che i tempi sono maturi per ridisegnare la mobilità urbana, favorendo l’uso della bici per i tragitti quotidiani. Anche nel nostro Paese, il Bike to Work e il Bike to School sono infatti già una realtà, in alcuni casi consolidata, nonostante il traffico motorizzato la faccia ancora da padrone in molti centri urbani. Positivi anche i segnali che arrivano dalle performance di Napoli e Genova con i ciclisti urbani in crescita che spiegano come anche nelle città più grandi la bici può essere competitiva in termini di tempo e di qualità dello spostamento” dichiara Alberto Fiorillo, responsabile mobilità urbana di Legambiente a commento di questa sesta edizione del Giretto d’Italia.
Legambiente ringrazia tutti i volontari che hanno garantito il corretto funzionamento dei check-point.