Sacchetti di plastica: ecco cosa prevede la nuova direttiva europea
Con l'entrata in vigore della nuova direttiva europea si punta a unificare le legislazioni degli stati membri per “ridurre il consumo di borse di plastica”. Previsto anche un limite massimo di 90 borse per abitante all'anno
29 September, 2016
È entrata in vigore il 16 settembre la Direttiva Ue 2015/720 sulla riduzione dell’utilizzo di borse di plastica. Una normativa che mira a unificare le varie legislazioni nazionali sull'uso dei sacchetti, stabilendo modalità e obiettivi comuni per “ridurre il consumo di borse di plastica in materiale leggero”.
La prima modifica è volta ad inserire nella direttiva 94/62/CE alcune definizioni, tra cui quelle di "borse di plastica in materiale leggero" e di "borse di plastica in materiale ultraleggero" identificate come borse di plastica aventi lo spessore rispettivamente di 50 e 15 micron. Inoltre viene aggiunta anche la definizione di "borse di plastica oxo-degradabili", ovvero tutte quelle borse composte da materie plastiche che contengono additivi che catalizzano la scomposizione della materia plastica in microframmenti.
La seconda modifica inserisce nella
direttiva 94/62/CE l'obbligo per gli Stati membri di adottare le
misure necessarie atte a conseguire sul loro territorio una
riduzione sostenuta dell'utilizzo di borse di plastica in
materiale leggero. “Tali misure – come si legge sul sito
del Senato - possono includere obiettivi di riduzione
nazionali, restrizioni all'uso o misure finanziarie e
possono variare a seconda dell'impatto ambientale che tali borse
hanno quando sono recuperate o smaltite, delle loro proprietà di
compostabilità, della loro durata o dell'uso specifico previsto. Le
misure dovranno includere l'una o entrambe le seguenti opzioni:
definire un consumo annuale massimo di 90 borse di plastica
in materiale leggero pro capite entro il 31 dicembre 2019 e di 40
entro il 31 dicembre 2025 e garantire che entro il 31 dicembre 2018
le borse di plastica in materiale leggero non siano fornite
gratuitamente nei punti vendita di merci o prodotti”. Inoltre
dal 27 maggio 2018, gli Stati membri, dovranno fornire alla
Commissione europea i dati sugli imballaggi e i rifiuti di
imballaggio (come già prescritto dalla direttiva 94/62/CE), e
dovranno riferire anche in merito all'utilizzo annuale di borse di
plastica in materiale leggero. Infine, insieme alla Commissione
europea, gli Stati membri dovranno incoraggiare campagne
d'informazione e di sensibilizzazione, soprattutto nel primo anno
successivo al termine fissato per il recepimento della direttiva (UE)
2015/720.
La terza modifica contiene misure specifiche per le borse di plastica biodegradabili e compostabili e prevede che, entro il 27 maggio 2017, la Commissione europea elabori norme sulle etichette e i marchi per l'identificazione di tali borse. Tali norme dovranno essere attuate dagli Stati membri al più tardi entro 18 mesi dalla loro adozione.
L'ultima modifica alla direttiva 94/62/CE introduce l'obbligo per la Commissione europea di relazionare al Parlamento europeo e al Consiglio, nei tempi stabiliti, in merito all'impatto ambientale dell'utilizzo delle varie tipologie di borse di plastica (borse in materiale leggero, ultraleggero e borse oxo-degradabili), prevedendo anche la possibilità di presentare proposte legislative volte a ridurne il consumo.