Sigarette e piccoli rifiuti gettati a terra, i soldi delle multe vanno a campagne informative sui danni all'ambiente
Lo stabilisce un decreto attuativo del Collegato Ambientale. La meta’ delle somme va ad un fondo del ministero dell’Ambiente per l’attuazione di campagne di informazione su scala nazionale, l’altra meta’ e’ destinata ai Comuni sempre per finalità di sensibilizzazione
20 October, 2016
I soldi derivanti dalle multe per chi getta a terra o in acqua rifiuti di piccolissime dimensioni, come sigarette ma anche gomme da masticare e scontrini, saranno destinati a campagne di sensibilizzazione sui danni per l’ambiente che derivano da questa pratica. Lo stabilisce un decreto attuativo del Collegato Ambientale, firmato dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che individua l’utilizzo dei proventi delle multe, previste dal provvedimento fino a 300 euro, per chi getta a terra, in acqua, negli scarichi e nelle caditoie prodotti da fumo, gomme, scontrini e fazzoletti.
La meta’ delle somme derivanti dalle sanzioni amministrative – spiega il decreto – e’ riassegnato a un fondo istituito presso il ministero dell’Ambiente per l’attuazione di campagne di informazione su scala nazionale, l’altra meta’ e’ destinata ai Comuni nel cui territorio sono state accertate le violazioni e utilizzata sempre per finalità di sensibilizzazione.
Più nello specifico, i Comuni devono versare ogni sei mesi (30 giugno e 31 dicembre di ogni anno), il 50% delle sanzioni così irrogate proprio per alimentare detto fondo. L’altro 50% delle multe lo potranno trattenere. Sempre con i proventi delle multe le amministrazioni locali devono installare nuovi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi, gomme da masticare, cartacce, scontrini e altri rifiuti di piccole dimensioni.
“Credo che la cultura ambientale entri prima e meglio in un tessuto sociale – afferma Galletti – quando a una sanzione si accompagna la conoscenza del problema. Una sigaretta che finisce a terra si degrada naturalmente in due anni, mentre in mare ne servono cinque e altrettanti per le gomme da masticare”.
“E’ evidente dunque che un gesto del genere, che ancora spesso capita di vedere, sia una cattiva abitudine da cancellare. Il miglior modo per riuscirci – conclude il ministro – e’ far applicare la legge e insieme far conoscere i rischi”.
La disposizione prevede inoltre che i produttori di articoli da fumo attuino, in collaborazione col ministero o con altri enti, campagne ad hoc per i consumatori, mentre i Comuni possono prevedere specifici eventi e incontri con la cittadinanza su questo tema, con la produzione di materiale informativo.