Termovalorizzatore. In consiglio comunale la questione mercurio: un tavolo tecnico per ripristinare la piena funzionalità dell’impianto
L'assessora all'Ambiente Stefania Giannuzzi: "Trm ha stabilito un programma di migliorie tecniche per assicurare l’abbattimento dei valori di mercurio nell’impianto e per effettuare controlli per intercettare i carichi di rifiuti contenenti mercurio, nonché l’apertura di un tavolo tecnico con Città metropolitana e Arpa"
25 October, 2016
È intervenuta oggi in Sala Rossa l’assessora all’Ambiente Stefania Giannuzzi, in risposta alla richiesta di comunicazioni in merito ai valori anomali di mercurio nei fumi del termovalorizzatore del Gerbido, avanzata dal consigliere Roberto Rosso (Lista Civica Roberto Rosso), e all’interpellanza generale (primo firmatario: Stefano Lo Russo - PD) sulle recenti dichiarazioni del nuovo presidente di Trm, l’ingegnere Renato Boero.
Assessora Stefania Giannuzzi: Come specificato nel comunicato dell’Arpa, stiamo parlando di un problema da risolvere e non di un’emergenza sanitaria. La Città si è comunque subito adoperata per tutelare la salute dei cittadini e metterli al corrente della situazione. La presenza di mercurio è riconducibile a rifiuti quali batterie, lampade al neon, amalgame ortodontiche, vernici, ecc. Possono bastare anche pochi etti. Il 18 ottobre la Città Metropolitana ha emesso un’ordinanza contingibile e urgente che stabilisce un periodo di ridotto esercizio dell’impianto per la durata di un mese, al fine di consentire a Trm di porre rimedio alla situazione. Durante questo periodo, come stabilito da Ato, parte dei rifiuti non recuperabili andrà in discarica: fino a 800 tonnellate al giorno nella discarica del Drosso e di Druento, altre 200 tonnellate al giorno in altre discariche (Cavaglià, Alessandria, Valterza, Magliano Alpi, Borgo San Dalmazzo), in seguito ad accordi interprovinciali. Trm ha quindi stabilito un programma di migliorie tecniche per assicurare l’abbattimento dei valori di mercurio nell’impianto e per effettuare controlli per intercettare i carichi di rifiuti contenenti mercurio, nonché l’apertura di un tavolo tecnico con Città metropolitana e Arpa. Già stamattina c’è stata una prima riunione operativa. Verrà inoltre avviata con Amiat una campagna di comunicazione sul corretto conferimento dei rifiuti contenenti mercurio e saranno messi a disposizione appositi contenitori.
È quindi intervenuta la Sindaca Chiara Appendino: Ringrazio tecnici e uffici coinvolti per avere saputo gestire questa emergenza. Ringrazio anche i consiglieri che mi hanno permesso di affrontare la questione in Consiglio Comunale. Ho piena fiducia nell’ingegnere Boero: tra le candidature pervenute, è risultata la persona con maggiori requisiti di competenza e capacità per gestire l’inceneritore. Conosce impianti, dinamiche e problematiche e ne rivendico la scelta. Per me l’inceneritore non è un biscottificio, ma Boero lavora nell’interesse della Città e dei cittadini. Ci confronteremo e faremo le verifiche e le opportune valutazioni politiche. E ribadisco che il nostro interesse è aumentare la raccolta differenziata e diminuire l’incenerimento
Hanno quindi preso la parola i consiglieri comunali.
Stefano Lo Russo (PD): La scelta dell’ingegner Boero per la presidenza di Trm è coerente e pienamente condivisa, ma la giovane consigliera Appendino, che con le sue demagogiche campagne si scagliava contro le politiche in tema di termovalorizzatore del Pd e contro questo mostro che, al Gerbido, distruggeva lande piene di pascoli erbosi, oggi fa registrare qualche piccolissima contraddizione. Noi non capiamo il suo pensiero, Sindaca, ossia se il termovalorizzatore ora inquini come un semplice biscottificio, come sostiene Boero, o no. La seconda questione, che discende dalla prima, è se, a questo punto, intende incrementare o diminuire la frazione di rifiuti da conferire all’impianto. Anche qui un’inversione di rotta a 180°, come pare da quanto ha affermato ora la nostra Sindaca?
Fabrizio Ricca (Lega Nord): Ricordo le battaglie comuni contro il termovalorizzatore condotte insieme all’attuale Sindaca, che oggi ha sostenuto di non credere che l’impianto abbia lo stesso impatto ambientale di un biscottificio, come invece affermato dal nuovo presidente di Trm: personalmente credo a quest’ultimo, dato che è un tecnico. Leggo che si apre alla solidarietà con altre Regioni con problemi di rifiuti: quindi accetteremo spazzatura da altre zone del paese? La Sindaca lo aveva escluso: ha cambiato idea? I cittadini hanno votato in base a impegni precisi e oggi si trovano di fronte a scelte diverse. Si dica finalmente se si intende far funzionare a pieno regime l’impianto del Gerbido oppure se si intenda ridurne la portata al 60%.
Federico Mensio (M5S): Oggi siamo di fronte a un’emergenza – il blocco di tre settimane del termovalorizzatore – che viene affrontata in modo determinato e coraggioso, diversamente da quanto avvenuto in passato. L’inceneritore deve essere la scelta estrema nel trattamento dei rifiuti, dopo il riciclo e il riuso: questa città, negli ultimi cinque anni, è rimasta inchiodata al 42% circa di raccolta differenziata. E questo a fronte di una situazione che vede Iren detenere l’80% della proprietà di Amiat e anche l’impianto del Gerbido. Vogliamo far sì che Torino si impegni a migliorare la raccolta differenziata, portandola al 65% previsto dalle direttive europee. Aggiungo che il Comitato Locale di controllo, con il compito di garantire un’informazione trasparente sul termovalorizzatore, ha un sito fermo da gennaio 2014: per cui non ha assolto il suo compito in due anni che hanno visto sforamenti nelle emissioni e blocchi di funzionamento. Chiediamo più trasparenza a Trm e al Comitato di controllo, a cominciare dai risultati degli studi effettuati dall’Arpa Piemonte.
Osvaldo Napoli (Forza Italia): Devo dire la verità: il Sindaco ha recepito in fretta come fare politica. Sapete perché? Ha imparato la regola della non-risposta. Quest’oggi parlato del curriculum di Boero, ma senza dare notizia sullo stato del termovalorizzatore. Se il curriculum di Boero era ottimo, come mai ha chiesto le dimissioni di Patrizia Asproni che ha un curriculum di tutto rispetto? Avete inoltre la capacità di imporre ad altri Sindaci la volontà vostra su cose su cui non avete diritto, come ad esempio è avvenuto rispetto alla vicenda di Cesana Torinese. Io chiedo soltanto che il Sindaco risponda in aula dal momento che alcuni argomenti hanno il diritto di essere trattati con estrema chiarezza.
Enzo Lavolta (PD): Sono preoccupato che alcuni utenti del museo A come Ambiente abbiano ascoltato questa discussione, dal momento che in quella sede insegniamo ai bambini che vi è, su indicazione europea, una gerarchia nella corretta gestione dei rifiuti che pone il recupero di energia (termovalorizzazione) in posizione più sostenibile del conferimento in discarica. Se è stato possibile evidenziare il superamento di alcuni parametri lo si deve al controllo in tempo reale che permette di rilevare i dati a camino, bloccando il processo qualora ci sia un problema. È noto che non esiste in Europa, in questo momento, un impianto industriale caratterizzato da un piano di monitoraggio sanitario così puntuale come il termovalorizzatore.
Antonino Iaria (M5S): Stiamo gestendo con grande capacità amministrativa una situazione che abbiamo ereditato dall’Amministrazione precedente. Quando si parla di ciclo dei rifiuti, si possono scegliere strade che non prevedano né discariche né inceneritori. Il nostro obiettivo è quello di ridurre al massimo il conferimento dei rifiuti nell’impianto del Gerbido e nelle discariche, da qui ai prossimi anni. I controlli che oggi ci sono dovuti alle pressioni e alle manifestazioni dei comitati di cittadini.
Alla guida dell’inceneritore c’è una persona competente, in grado di far fronte ai problemi di gestione che l’impianto spesso presenta.
Cataldo Curatella (M5S): Una buona Amministrazione deve utilizzare, secondo quando previsto dalla normativa europea, tutte le prassi e le procedure per rendere ottimale la sostenibilità ambientale della gestione dei rifiuti, riducendo l’impatto ambientale, limitando la formazione del rifiuto a vantaggio del riutilizzo. I controlli del termovalorizzatore riportano solo la media giornaliera delle emissioni. Servirebbero controlli riferiti a ogni ora.