Piemonte: dai rifiuti extraregionali bruciati al Gerbido fondi per autocompostaggio e tariffazione puntuale
Roberto Ronco: "Verranno fatti dei bandi per agevolare i Comuni nell’introduzione alla pratica dell’autocompostaggio e creare gli Albi compostatori. Nel 2017 momenti di approfondimento per le amministrazioni su che cosa significa applicare la tariffazione puntuale"
01 November, 2016
"Le risorse derivanti dal contributo per il recupero energetico dei rifiuti provenienza extraregionale saranno utilizzate, come proposto dall’assessore all’Ambiente, per la diffusione in Piemonte dell’autocompostaggio effettuato da utenze domestiche e non domestiche e per l’applicazione da parte dei Comuni della tariffazione puntuale della gestione dei rifiuti urbani". E' quanto annunciato dalla Giunta regionale al termine della riunione di mercoledì 2 novembre 2016. "La direzione regionale Ambiente, Governo e tutela del territorio - si legge ancora nella nota - provvederà all’emanazione dei bandi per la concessione dei contributi, che potranno contare sui 360.000 euro iscritti nel bilancio 2016 e sulle somme che saranno iscritte nel bilancio 2017 in relazione agli introiti ottenuti quest’anno". L'iniziativa della Giunta regionale piemontese arriva a pochi giorni dalla richiesta proveniente dalla Liguria per prorogare l’accordo dell’estate 2014 in base al quale, come riportato in un articolo di Repubblica, il Piemonte ha già accolto poco meno 40 mila tonnellate di immondizia all’anno, 20 delle quali al Gerbido.
Roberto Ronco: "Verranno fatti dei bandi per agevolare i Comuni nell’introduzione alla pratica dell’autocompostaggio e creare gli Albi compostatori"
Sulla delibera, Eco dalle Città ha sentito Roberto Ronco, direttore dell’Area regionale Ambiente, governo e tutela del territorio. “I 360 mila euro sono soldi già maturati nel 2015 e occorreva fare una delibera per impegnarli entro la fine dell’anno. Questa delibera indirizza gli uffici nell’impiego di queste risorse”. E se per ora le risorse sono poche, “saranno forse di più nel 2016 (600 - 700 mila euro)”.
“L’indirizzo è stato quello di impiegare i fondi in primis sulla promozione dell’autocompostaggio, in linea con quelle che erano le previsioni del Piano dei rifiuti con le politiche di riduzione agendo sull’organico, la frazione - ha sottolineato Roberto Ronco - dove si possono raggiungere risultati più facilmente e più in fretta”. Cosa accadrà dopo questa delibera? “Verranno fatti dei bandi per agevolare i Comuni nell’introduzione alla pratica dell’autocompostaggio e soprattutto creare gli Albi compostatori che sono il presupposto per assegnare le riduzioni tariffarie e per poter conteggiare l’organico trattato autonomamente come previsto nell’ultimo decreto ministeriale al riguardo”. E per quanto riguarda Torino? “Bisognerà vedere in che modo potrà essere coinvolta”. Secondo il direttore dell’Area regionale Ambiente, governo e tutela del territorio “la pratica dell’autocompostaggio nel capoluogo regionale può essere indirizzata ai cittadini che abitano nella collina. Più difficile immaginare l’autocompostaggio nelle zone di città”.