SS. Trinità, in zona Sarpi a Milano la Parrocchia a Impatto Zero
"Quartieri Ricicloni" a Milano. In via Giusti 25 una parrocchia ad alta sostenibilità ambientale dove Don Mario ha voluto pannelli solari, pompa di calore, luci a led e cemento catalitico. E che raccoglieva 2 tonn l'anno di lattine
10 November, 2016
I
giornali ne hanno parlato già 5 anni fa, quando don
Mario Longo
convinse i suoi parrocchiani a fare uno sforzo particolare per dotare
la parrocchia SS.
Trinità
di pannelli
solari sul
tetto della chiesa e del sagrato (vedi foto di Google Map dall'alto). Dal mese di giugno 2011,
infatti, ci sono 360
pannelli fotovoltaici
che producono circa 85.000
Kilowattore
in un anno, più o meno l’equivalente del consumo di energia
elettrica dell'intera parrocchia. "Un investimento
- si
disse allora - non dettato solamente da motivazioni economiche, ma
soprattutto e quasi esclusivamente dall’impegno nel rispetto
dell’ambiente e del Creato e nell’intento di dare un segno
concreto a tutta la comunità".
“Siamo molto contenti”, racconta oggi don Mario, “del resto l'ha detto anche il Papa che l'attenzione all'ambiente è l'ottava opera di misericordia della nostra epoca". La cura della casa comune: il nostro pianeta Terra che grida e che ha bisogno di un radicale cambiamento di rotta, prima che sia troppo tardi.
I pannelli solari non sono l'unica scelta sostenibile riguardo l'ambiente fatta dalla parrocchia SS. Trinità di via Giusti 25. Don Mario ha voluto anche pavimentare l'oratorio con il cemento catalitico, quel materiale all'avanguardia che permette l'abbattimento degli inquinanti dell'aria.
Poi sono venute le luci a led: “Le abbiamo messe in tutta la Parrocchia, è stato un bell'investimento all'inizio, ma poi abbiamo dimezzato i costi dei consumi e probabilmente ne beneficerà di più il Parroco che arriverà dopo di me. Ma va bene lo stesso …..”.
Anche l'impianto a pompa di calore è una conquista ambientale voluta da Don Mario in Parrocchia: tutti i locali comuni sono stati collegati e che ora si sta ultimando con gli spazi-abitazione. Le pompe di calore, in grado di trasferire l'energia presente in natura all'interno degli ambienti, scaldandoli quando è freddo e raffrescandoli quando è caldo, permettono di limitare fortemente le emissioni di CO2 e coprono mediamente il 75% del fabbisogno energetico.
“Riguardo i rifiuti e la raccolta differenziata c'è poco da dire”, aggiunge Don Mario, “facciamo bene quello che ci chiedono di fare il Comune e l'Amsa”. Anche se fino a qualche tempo fa si faceva la raccolta differenziata autonoma delle lattine di alluminio, che poi si vendevano ad un rottamaio fuori città. “Siamo arrivati a raccogliere 2 tonnellate di lattine l'anno, ma poi i passaggi burocratici per continuare a darle ad un riciclatore autonomo sono diventati eccessivi, ora non lo facciamo più”. Ma in Oratorio si raccolgono ancora i tappi delle bottiglie per un’organizzazione umanitaria.
E' il contrasto alle emissioni di CO2 è il vero pallino di don Mario. "In ogni angolo dell'oratorio in cui si poteva abbiamo messo spazi verdi e piantato alberi, anche da frutto. Verde che contribuisce a catturare la CO2".
Da dove viene questa particolare attenzione all'ambiente? - abbiamo chiesto a Don Mario: da lui, dai parrocchiani del quartiere Sarpi? "Ho sempre avuto il pallino per queste tematiche e la nostra Comunità mi ha appoggiato volentieri. Ma l'ispirazione vera viene da più in alto: è Gesù stesso che ci chiede di avere attenzione per il Creato....".
di Stefano D'Adda
"Cosa
abbiamo fatto in questi anni", il video youtube della Chiesa SS. Trinità: il capitolo “La cura del Creato” è dal minuto 9 e 25
*Quartieri Ricicloni è un progetto di cittadinanza attiva contro lo spreco, con il contributo di Fondazione Cariplo.
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