Il 9 novembre il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2015/720 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2015 (che ha modificato la direttiva imballaggi 94/62/CE), al fine di ridurre l'uso di borse di plastica leggere (sotto i 50 micron) e ultraleggere (sotto i 15 micron).

La Direttiva UE 2015/720 prevede, tra le misure adottabili dagli Stati membri per la riduzione dell’utilizzo di borse di plastica in materiale leggero, quelle con "obiettivi di riduzione nazionali, restrizioni all'uso o misure finanziarie". Il termine di recepimento previsto è il 27 novembre 2016.

Nello specifico - si legge nel Comunicato 140 del Consiglio dei Ministri, "considerato l’elevato livello di inquinamento ambientale riconducibile ai rifiuti di borse di plastica", il decreto legislativo approvato in via preliminare dal Governo prevede "il divieto di fornitura a titolo gratuito delle borse di plastica ammesse al commercio e la progressiva riduzione della commercializzazione delle borse di plastica, fornite a fini di igiene o come imballaggio primario per alimenti sfusi, diverse da quelle compostabili".

In sostanza, in sintonia con quanto già previsto in Francia, anche in Italia si dovrebbe avere a breve il divieto di fornitura gratis dei sacchetti in plastica leggeri - pratica che sicuramente ancora ne favorisce la diffusione - e la graduale introduzione di quelli compostabili anche nell'ortofrutta, ossia nei mercati, settore dove ancora circolano molti sacchetti in plastica.

Ricordiamo che gli obbiettivi posti dall'Unione Europea sui sacchetti in plastica sono di riduzione del 50% entro il 2017 e dell'80 % entro il 2019, al fine di sostituire completamente i sacchetti di plastica ad uso alimentare con sacchetti di carta riciclata o sacchetti biodegradabili e compostabili.

Qui il testo completo della Direttiva UE 2015/720.

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