Scoppia il caso Terlizzi (Ba): discariche abusive e roghi di rifiuti ma la differenziata è all'80%
Da quando è stato introdotto il porta a porta più di 1.300 tonnellate di rifiuti urbani sono state disperse nelle campagne. Il già precario equilibrio ambientale rischia di trasformarsi in una bomba ecologica
20 November, 2016
Nella puntata di “Striscia la notizia” andata in onda venerdì 18 novembre, Pinuccio e “il suo verace solidale Sabino”, affrontano in prima serata il caso Terlizzi, più che un caso è un paradosso. Infatti, nella cittadina a nord di Bari, si assiste allo strano fenomeno in cui la raccolta differenziata (introdotta ufficialmente a febbraio 2016 dopo mesi di rinvii, ndr) da aprile è abbondantemente sopra il 70%, con punte addirittura dell'81,5%, ma il territorio circostante è una discarica a cielo aperto, con centinaia di tonnellate di rifiuti urbani e speciali che giacciono e bruciano indisturbati.
Già la scorsa estate, noi di Eco, avevamo documentato la preoccupante e allarmate situazione dell'agro terlizzese conla realizzazione di un video durante la prima tappa del tour Puglia Differente (in collaborazione con l'associazione Puliamo Terlizzi), adesso con l'introduzione del porta a porta la situazione è nettamente peggiorata.
Sempre sulle nostre pagine, abbiamo già documentato il lavoro straordinario che l'associazione Puliamo Terlizzi da quattro anni porta avanti per sensibilizzare i cittadini sul tema. Un lavoro instancabile, che a oggi conta 128 interventi di pulizia nell'agro e una puntuale mappatura dei siti inquinati e delle decine di discariche abusive che insistono sul territorio. Un lavoro enorme, al quale proviamo a dare un piccolo contributo per leggere meglio la situazione. Perché l'accostamento fatto con la “Terra dei Fuochi” da Pinuccio nel suo servizio, non è una esagerazione.
Dallo scorso anno Eco dalle Città monitora mensilmente i dati della produzione rifiuti della città di Terlizzi, dati che possono essere osservati da tutti sul “Portale Ambiente” della Regione Puglia. Gli straordinari risultati della raccolta differenziata nella cittadina barese sono innegabili, dallo storico e scarso 10% del passato, negli ultimi mesi (il dato è disponibile fino ad agosto 2016, ndr) si è passati a superare l'80%. Ma ad una analisi più attenta si nota che i rifiuti intercettati con il porta a porta sono diminuiti, calando mensilmente con una media superiore al 20% pari a circa 250 tonnellate.
Sicuramente il porta a porta a regime influisce favorevolmente sulla riduzione della produzione generale dei rifiuti, ma un 20% è una riduzione troppo importante, un volume di rifiuti davvero consistente che porta a concludere, in prima analisi, che i cittadini hanno escogitato un modo per disfarsi dei rifiuti in maniera autonoma e, guardando i video ma non solo, si capisce che abbandonano i propri rifiuti nelle campagne.
Il calcolo per determinare quanti rifiuti urbani non vengono più intercettati a Terlizzi è stato fatto basandosi sui dati mensili (forniti dallo stesso comune, ndr) dal 2013 al 2016. In pratica è stata fatta una media aritmetica della produzione di rifiuti per ogni mese dell'anno, dal 2013 al 2015, per poi confrontarla con la produzione di rifiuti nel 2016.
Dall'analisi di
questi dati, si stima che il nuovo sistema di raccolta rifiuti, così
come è organizzato, non riesce ad intercettare la stessa quantità
di rifiuti, perdendone ogni mese più del 20%. In sei mesi, da
marzo 2016 (mese in cui la raccolta differenziata ha raggiunto il
45,7% e quindi a porta a porta avviato) ad agosto 2016 (raccolta
differenziata al 79,2%) non sono state intercettate circa 1.380
tonnellate di rifiuti solidi urbani, che se sommati a tutti gli
altri rifiuti che già venivano dispersi nell'ambiente (come
dimostra il nostro video di giugno 2015, ndr) rischiano di far
precipitare la già allarmante situazione ambientale.