Morti per smog, il Wwf: "Bisogna rimuovere le cause in modo strutturale"
"Le istituzioni nazionali, regionali e locali hanno ampiamente trascurato il problema negli ultimi anni ed è dunque necessario rivedere in senso restrittivo e preventivo i limiti di emissione a livello europeo e nazionale"
24 November, 2016
“L’85% della popolazione urbana è esposta a livelli di particolato fine (PM 2,5) giudicati dannosi, possibile causa o aggravanti di malattie cardiovascolari, asma e cancro ai polmoni; tra gli altri inquinanti, diossido di azoto, benzopirene, biossido di zolfo, monossido di carbonio, metalli tossici e benzene. Gran parte della popolazione europea è esposta ai rischi, e altrettanto lo sono gli ecosistemi: l’impatto dell’inquinamento influenza direttamente la vegetazione, nonché la qualità delle acque e del suolo, nonché dei servizi ecosistemici che sostengono e che sono fondamentali per il nostro benessere e la nostra salute. Occorre quindi affrontare con decisione le cause: traffico, centrali termoelettriche (in primis quelle a carbone), agricoltura, riscaldamento domestico, inceneritori”.