"Il consorzio crocevia dei soldi comunali ha tra i suoi consulenti lo studio del delegato Anci". Il Fatto attacca Bernocchi e Conai
Il fatto quotidiano online ha scoperto che "Filippo Bernocchi, avvocato e politico toscano legato ad Altero Matteoli ricopre da anni un ruolo determinante nel fare gli interessi degli enti trattando con il Conai costi e rimborsi per la differenziata. Il suo studio, però, cura da tempo i recuperi crediti del consorzio"
12 December, 2016
di Luigi Franco
L’Italia è il Paese dei conflitti di interesse, niente di nuovo. Ma quelli che si possono scovare nel sistema della raccolta differenziata dei rifiuti hanno dell’incredibile. Prendiamo la figura di Filippo Bernocchi, avvocato e politico toscano legato all’ex ministro dell’Ambiente ed ex ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Bernocchi è da anni il delegato a Energia e rifiuti dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, e sotto la presidenza di Sergio Chiamparino ne è stato anche il vicepresidente. Da tempo, insomma, ricopre un ruolo determinante nel fare gli interessi dei comuni nella gestione dell’immondizia. Una delle sue controparti è il Conai, il consorzio privato che è al centro del sistema della raccolta differenziata degli imballaggi. Le cose funzionano così: per ogni tonnellata di imballaggi immessa sul mercato i produttori di imballaggi versano un contributo (cac, contributo ambiente Conai) al Conai, controllato dagli stessi produttori.
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