La zuppa di plastica del Mediterraneo
Per la prima volta uno studio dell’Ismar-Cnr pubblicato su Nature ha individuato i polimeri che costituiscono la microplastica galleggiante in mare e la loro distribuzione nel Mediterraneo occidentale
19 December, 2016
L’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Lerici (Ismar-Cnr), in collaborazione con le Università di Ancona, del Salento e Algalita Foundation (California), ha recentemente pubblicato su Nature/ScientificReports una stima della presenza nel 2013 di microplastica galleggiante in mare aperto nel Mediterraneo occidentale.
“Per
la prima volta sono stati individuati i polimeri che costituiscono la
microplastica galleggiante in mare e la loro distribuzione.
Si tratta soprattutto di polietilene e polipropilene, ma anche di
frammenti più pesanti come poliammidi e vernici, oltre a
policaprolactone, un polimero considerato biodegradabile”,
afferma Stefano
Aliani
dell’Ismar-Cnr. “Questo
tipo di informazioni sono importanti per avere una stima precisa
della dimensione del problema generato dai rifiuti di microplastica
in mare e per attivare opportuni programmi di riduzione della
presenza di questi inquinanti”.
I
polimeri sono distribuiti in misura e modo non omogenei nel
Mediterraneo. “Le ragioni della disomogeneità distributiva
dipendono dalle diverse sorgenti di rifiuti, che possono essere le
aree densamente abitate lungo la costa, i fiumi e i processi di
trasporto marino tipici di un bacino”, prosegue il ricercatore
Cnr. “Ogni anno nel mondo vengono prodotti circa 300 milioni di
tonnellate di plastica e si pensa che fino a 12 milioni di tonnellate
finiscano in mare. La microplastica è costituita da quei frammenti
di plastica più piccoli di 2 millimetri che, per quanto non visibili
ad occhio nudo, sono stati trovati a galleggiare pressoché ovunque
nel Mediterraneo, con concentrazioni tra le più alte al mondo. Ad
esempio, nel vortice subtropicale del Pacifico settentrionale nel
1999 sono stati stimati circa 335.000 frammenti di plastica per km2,
mentre in Mediterraneo si parla di una media di circa 1.25 milioni.
Nel tratto di mare tra la Toscana e la Corsica è stata
rilevata la presenza di circa 10 kg di microplastiche per km2, contro
i circa 2 kg presenti a largo delle coste occidentali della Sardegna
e della Sicilia e lungo il tratto nord della costa pugliese”.
Fonte: Cnr