-63% NOx e -49% PM2,5: i nuovi obbiettivi di riduzione inquinamento posti dall'Unione Europea
Approvata definitivamente dall'Europa la nuova Direttiva Nec (National emission ceilings), sulla riduzione di 5 tipi inquinanti entro il 2030. Ora toccherà agli Stati membri programmare come farlo
21 December, 2016
Con la votazione del Parlamento europeo del 23 novembre e la successiva ratifica del Consiglio dell'Unione Europea dell'8 dicembre, l'Unione Europea ha approvato la nuova Direttiva sugli obbiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti. Nell'approvazione del Consiglio (l'organo dei Ministri europei) tutti gli Stati hanno votato a favore, eccetto la Danimarca, la Lituania, l'Ungheria, la Polonia e la Romania che hanno votato contro. La Croazia si è astenuta. La nuova Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio modifica la Direttiva 2003/35/EC e abroga la 2001/81/EC.
L'inquinamento atmosferico resta il principale
fattore di rischio per la salute umana, ricorda spesso l'Europa, che per bocca di Karmenu Vella, Commissario Ue per
l’Ambiente, ha recentemente ricordato come esso "uccida più di
450.000 persone in Europa ogni anno, un numero di oltre dieci volte
superiore a quello delle vittime degli incidenti stradali". Tra gli ultimi dati diffusi dalle Istituzioni comunitarie, risulta anche che nel 2014 circa
l'85% della popolazione urbana nell'UE sia stata esposta a inquinamento da particolato fine (PM2.5), a livelli ritenuti dannosi per la salute.
Ora l'Europa ha fatto un nuovo passo avanti, votando la direttiva che introduce nuovi limiti alle emissioni inquinanti per il periodo 2020-2030. La direttiva entrerà in vigore il 31 dicembre 2016. Successivamente, gli stati Ue dovranno recepirla nel diritto nazionale entro il 30 giugno 2018 e, entro il 2019, sono tenuti a presentare un programma di controllo dell’inquinamento atmosferico nazionale con misure finalizzate a garantire che le emissioni di SO2, NH3, NMVOC, NOx, e PM2.5 siano ridotte delle percentuali concordate (rispettivamente -79%, -19%, -40%, -63% e -49%) entro il 2030.
L’obiettivo dichiarato è quello – ha ricordato la Commissione Ue – è dimezzare gli effetti negativi sulla salute (malattie respiratorie, decessi prematuri), dovuti all’inquinamento atmosferico, entro il 2030. "Ora spetta ai governi nazionali – ha detto il Commissario Vella – attuare la Direttiva, in modo che i cittadini possano godere di benefici di un’aria più pulita.
Qui il testo completo (in inglese) della nuova Direttiva
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