Milano, taglio bus notturni feriali: il presidente ATM respinge la polemica
Intervistato al TG3, Bruno Rota ha detto che le corse notturne tagliate erano solo lo 0,2% del traffico totale ATM. "I numeri erano tali da non giustificare più il loro costo e si torna semplicemente a prima di Expo"
09 January, 2017
"Lasciatemi innanzitutto esprimere la soddisfazione per il primo giorno di anticipo delle corse metro di Milano, perché può sembrare banale, ma fare incrociare le linee nei punti di interscambio in modo perfetto, come avvenuto stamattina, non è stato uno scherzo", ha dichiarato il presidente ATM Bruno Rota, nell'intervista rilasciata al Tg3 Lombardia delle 14.00, lunedì 9 gennaio.
Di fronte alla domanda sulla soppressione delle 10 linee notturne di superficie feriali (che restano invece attive il week-end e i prefestivi), novità anch'essa in vigore dal 9 gennaio, Rota ha detto che la polemica sulle corse notturne è una cosa estremamente piccola, rispetto al totale del servizio fornito da ATM: "Stiamo parlando di una limatura che riguarda meno dello 0,2% del totale corse anno e quindi dobbiamo riportare la cosa nelle sue giuste dimensioni".
"La verità è che non ci sono le risorse per fare tutto, per tutti, e che quindi si è costretti a fare delle scelte, avendo il coraggio di dire le cose come stanno", ha aggiunto Rota. "Bisogna privilegiare i servizi dove c'è una domanda forte e per il mattino la domanda dei lavoratori era molto consistente, mentre per le corse notturne non torniamo all'età della pietra, ma semplicemente alla situazione che c'era prima di EXPO". Il presidente ATM ha infatti spiegato che dopo la sperimentazione del 2015 e la sua prosecuzione anche nel 2016, si è constatato che i numeri di utilizzo delle corse notturne non erano tali da giustificare il loro costo. "Abbiamo gestito la cosa come fa ogni buon padre di famiglia, tagliando quello che non era più sostenibile", ha concluso Rota.
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