Al recupero nel mercato di Porta Palazzo esordiscono le prime ragazze africane
"Non ne possiamo più di stare a casa a far niente, tranne quei tre mezzi pomeriggi di scuola" dice Dalla Djallo, 24 anni, maliana. "Mi è piaciuta l'idea di venire qui con gli altri volontari per conoscere gente e per avere occasione di parlare italiano"
20 January, 2017
di Paolo Hutter
Sono arrivate imprevedibilmente e si sono subito appassionate. Da giovedì 19 gennaio nel gruppo dei volontari richiedenti asilo che con le Sentinelle di Eco dalle Città recuperano ortofrutta a Porta Palazzo si nota la presenza inedita di un gruppo di ragazze. Sono cinque, diventeranno presto sei, coabitano in un appartamento di accoglienza a Torino, gestito dall'associazione Tampep.
Conoscevano già Erica Carnevale, la mediatrice culturale che tramite il lavoro accessorio sta operando a Porta Palazzo, e in questo modo hanno scoperto la possibilità del volontariato nel recupero. "Non ne possiamo più di stare a casa a far niente, tranne quei tre mezzi pomeriggi che abbiamo di scuola" dice in francese Dalla Djallo 24 anni , maliana. "Mi è piaciuta l'idea di venire qui con gli altri volontari per fare qualcosa, per conoscere gente e per avere occasione di parlare italiano." Affacendate a portare al banchetto del recupero le cassette con frutta e verdura avanzate la affiancano Kadidja Traorè, 27 anni, sua connazionale, e Bintu Diaby, 30 anni, della Costa d'Avorio.
Nell'appartamento con loro vivono anche un'altra maliana, una togolese e una nigeriana. Due di loro hanno figli piccoli, rimasti in Africa con i nonni. " Quando mi sono collegata con la mia famiglia in Mali" prosegue Dalla "ho raccontato che sto facendo qualcosa al mercato e ho spiegato che aiutiamo gli italiani poveri a procurarsi verdura e frutta. Quello che troviamo marcio, lo gettiamo nel bidone, quello che è ancora buono lo distribuiamo al banchetto." Che ortaggio preferisci? "Mi piacciono molto i fagiolini (haricots verts). In generale i richiedenti asilo dell' Africa Occidentale sono maschi, e quindi si sono visti finora quasi esclusivamente uomini nelle iniziative di volontariato per l'integrazione. Queste ragazze nere a Porta Palazzo sono uno dei primi casi di presenza femminile, e sono state accolte con orgoglio ed entusiasmo nel gruppo.