Dagli esempi di Quartieri Ricicloni, uno stimolo nuovo per le periferie di Milano
Si è concluso all'Urban Center il progetto di Eco dalle Città e Giacimenti Urbani, finanziato dalla Fondazione Cariplo, che ha visto premiati iniziative e cittadini virtuosi, nelle loro azioni anti-spreco a Milano
24 January, 2017
Il progetto Quartieri Ricicloni di Eco dalle Città e Giacimenti Urbani si è concluso martedì 24 gennaio a Milano con i risultati finali raccontati ai cittadini e la consegna dei premi e delle menzioni speciali a coloro che si sono distinti per le loro azioni virtuose contro gli sprechi, favorendo comportamenti come il riuso, il riciclo, il risparmio. Un progetto che ha esplorato soprattutto i quartieri della zona Molise-Calvairate, di via Padova e di via Paolo Sarpi, cercando di coinvolgere anche le comunità straniere, lì fortemente presenti.
C'erano una cinquantina di cittadini all'incontro presso l'Urban Center, oltre ai giornalisti di Eco dalle Città, a Donatella Pavan di Giacimenti Urbani, e agli ospiti Mirko Mazzali, delegato del Sindaco di Milano alle periferie, Simonetta D'Amico, consigliere comunale e Danilo Vismara, responsabile marketing di Amsa.
Vismara, dopo avere ricordato la recente scomparsa della collega Silvia Intra, apprezzata Responsabile Clienti Amsa per circa 20 anni, ha spiegato la campagna informativa dell'azienda "Ma ci sta?", creata per contrastare l'aumento dell'utilizzo abusivo dei cestini pubblici stradali, per lasciarvi rifiuti indifferenziati condominiali, commerciali e spesso ingombranti.Sono stati poi presentati i risultati del progetto Quartieri Ricicloni e premiati coloro che si sono distinti, quotidianamente o in occasioni particolari, in azioni di valore civico e ambientale, riguardanti la corretta gestione e limitazione dei rifiuti a Milano: dalla raccolta differenziata, alle attività di riciclo e recupero di oggetti e materiali; dal contrasto allo spreco di cibo, all'uso e utilizzo degli imballaggi più sostenibili per l'ambiente, come sacchetti e stovigliame biocompostabile.
Le menzioni speciali sono state riconosciute: al gruppo di volontari di Recup, l'associazione che da circa 2 anni porta avanti il recupero del cibo avanzato in alcuni mercati milanesi; a "Diamoci una Mano in Zona 4", un gruppo Facebook nato per aiutarsi a ridurre gli sprechi tra persone dello stesso quartiere, donando o scambiando oggetti (ha ritirato il riconoscimento Alessandra Di Grazia) e allo SpazioTuttogratis, che finalmente ha visto la luce anche a Milano, e per il quale ha ritirato la menzione speciale Rossella Traversa, Consigliera del Municipio 4, che in questo tipo di luoghi dove si pratica la cultura del dono ha creduto sin dall'inizio.
A tre piccole realtà o meglio cittadini virtuosi nelle rispettive zona di competenza sono andati i premi da €250 l'uno, riconosciuti grazie al sostegno del progetto da parte di Fondazione Cariplo. Al custode Valentin Sandu, delle case popolari di via del Turchino (zona Molise-Calvairate) per la sua personale promozione dei corretti comportamenti sulla gestione dei rifiuti, in contesti non sempre facili. Alle mamme della scuola d'Assisi di via Giusti, rappresentate da Cecilia Braghin, per le loro personali iniziative di recupero del cibo avanzato dalla mensa scolastica. Infine a due bancarelliste del mercato di via Cambini (zona via Padova), Gabriella Romagnoli ed Enza Trabona, per la loro particolare attenzione nell'evitare gli sprechi, sia aderendo generosamente all'iniziativa di Recup, sia facendo da collettore di cibo salvato dalla spazzatura e utilizzato per i canili milanesi.
Il Delegato del Sindaco alle periferie, Mirko Mazzali, ha espresso la soddisfazione e lo stupore, di vedere tanto fermento su questi temi; tanta creatività e iniziativa, che spesso rimangono fuori dai riflettori, ma mostrano una vitalità da coltivare, nelle periferie. Il direttore di Eco dalle Città, Paolo Hutter, considerando quanto ancora si possa fare nella raccolta differenziata in una città pur organizzata come Milano, magari risparmiando qualche milione di euro e riducendo quelle 325 mila tonn di rifiuto annuo che finiscono nell'indifferenziate e devono essere incenerite. Risparmio che sarebbe possibile destinare, come investimento del Comune, proprio allo sviluppo e al miglioramento delle periferie milanesi.