Rifiuti. Genova, bocciata la delibera per l’aggregazione Amiu-Iren. I commenti degli ambientalisti
Il Consiglio comunale di Genova ha respinto la delibera per l’aggregazione tra la municipalizzata dei rifiuti Amiu e Iren Ambiente. Mauro Solari, GCR Liguria: “Siamo contenti. Si è evitato di avere un regime di monopolio”. Legambiente Liguria: "Riavviare il dialogo partendo dal confronto con i soci pubblici di Iren"
08 February, 2017
“Sono stupito. Ero convinto che passasse. I segnali politici andavano in quella direzione”. Mauro Solari del Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti della Liguria commenta così ad Eco dalle Città il voto del Consiglio comunale di Genova che, in modo inatteso, ha respinto la delibera per l’aggregazione tra la municipalizzata dei rifiuti Amiu e Iren Ambiente. Oltre alle proteste dei lavoratori, il progetto era stato criticato dagli ambientalisti perché, tra le altre cose, era stato accompagnato da un’ipotesi, poi stralciata, di raccolta differenziata con un cassonetto unico per indifferenziato, carta, plastica e lattine.
Legambiente Liguria: "No a strumentalizzazioni politiche, riavviare il dialogo partendo dal confronto con i soci pubblici di Iren. Il Comune di Genova investa sugli impianti e mantenga la maggioranza"
"Bisogna ripartire ridisegnando la cornice delle relazioni tra i soci pubblici di Iren - afferma Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria - perché è fondamentale comprendere quale strada si voglia percorrere. Noi non siamo ideologicamente contrari al rapporto tra Amiu e una società di capitali privata a partecipazione pubblica ma è necessario che il controllo, la pianificazione e la gestione del ciclo dei rifiuti resti a maggioranza pubblica e a Genova, come nelle altre città, nelle mani dei Comuni".
Iren, multiutility quotata in borsa, è partecipata al 33,30% da Finanziaria Sviluppo Utilities (formata al 50% dal Comune di Genova e al 50% dalla Finanziaria Città di Torino) al 7,77% dal Comune di Reggio Emilia, al 7,50% da Piacenza ed altri comuni, al 4,64% dal Comune di Parma, al 3,44 da Kairos partner sgr e al 35,95% da altri partner.
"Attualmente - conclude Grammatico - stiamo alimentando l'inceneritore di Torino con i materiali che partono dalla nostra città e non abbiamo apprezzato le proposte di Iren che mettevano in discussione la qualità della raccolta differenziata in città. Chiediamo che la politica torni ad essere protagonista dando un segnale forte rispetto alle politiche di indirizzo nella gestione dei rifiuti. Per fare chiarezza su questi aspetti andrebbero convocati gli amministratori locali di Torino, Reggio Emilia, Piacenza e Parma, che insieme detengono la maggioranza di Iren, per una discussione pubblica. Riteniamo che Amiu andrebbe valorizzata anche attraverso un investimento sulla costruzione degli impianti, beni immobili che se funzionali all'avvio di una vera economia circolare, potrebbero rappresentare un importante capitale pubblico e un forte indotto di mercato. Purtroppo su questo ultimo punto non è stato nemmeno avviato un confronto".