Blocco diesel Euro3 a Torino: i dati allarmanti degli epidemiologi in Commissione Consiliare. Per ora nessun nuovo provvedimento
Mentre l'assessora Giannuzzi dice che la giunta discuterà ancora la delibera per il blocco dei diesel gli epidemiologi ricordano: “I limiti massimi di Pm10 e Pm2.5 dal punto di vista sanitario non hanno alcun fondamento. Inquinamento atmosferico riduce aspettativa di vita di 2 anni"
09 February, 2017
L’aria di Torino è una delle peggiori d’Europa
Comunque a sostegno della necessità di nuovi provvedimenti strutturali per affrontare la cronica situazione dell’aria inquinata sotto la Mole, sono intervenuti nel corso della commissione sia l’Arpa Piemonte che alcuni epidemiologi di fama internazionale. Nessuno dei due ha detto niente di nuovo. E cioè che l’aria di Torino è una delle peggiori d’Europa e che il principale responsabile è il traffico dei veicoli e in particolare dei diesel, a cui va imputato l’85 per cento delle emissioni che compongono il pm10. “Anche se stanno andando via via decrescendo, a Torino il Pm10 e l’ozono sono stabilmente fuori dai limiti da tanti anni – sottolinea la dottoressa Antonella Pannocchia – sia per quanto riguarda la media annuale che per i giorni massimi di sforamento consentiti in un anno. Pm10 e Pm2.5, il cosiddetto particolato fine, compongono una miscela complessa di sostanze non stabili, nel senso che a differenza di altri inquinanti la fonte non è direttamente controllabile”.
A Torino l’aspettativa media di vita diminuisce di due anni
Ennio Cadum, epidemiologo, ricorda però che neppure i limiti tutelano effettivamente la salute: “I limiti massimi di Pm10 e pm2.5 stabiliti per legge sono valori di compromesso per contenere i danni. Dal punto di vista sanitario non hanno alcun fondamento, perché anche pochissime particelle di inquinanti presenti nell’aria provocano danni. Gli studi sulle patologie più diffuse causate dallo smog sono numerosissimi, da quelli sui problemi respiratori a quelli sulle patologie cardiovascolari. La novità a livello mondiale sono gli studi che dimostrano i danni cerebrali, tra cui l’alzheimer. In generale l’inquinamento atmosferico determina una considerevole diminuzione dell’aspettativa media di vita. A Torino è stata calcolata in due anni, con i livelli di inquinamento del 2010. Ovvero, se i livelli di polveri fossero minimi. Il dibattito politico però si è svolto su un altro livello. Enzo Lavolta, intervenuto subito dopo, ha sostenuto che "il blocco permanente dei diesel Euro3 annunciato dall’assessorato e poi ritirato è un azzardo. Perché ha creato nella cittadinanza un terrore ingiustificato”.
In Emilia Romagna gli Euro3 non circolano da quasi due anni
Le vetture diesel Euro3 sono state introdotte sul mercato a partire dal 2001. A Torino sono circa 38mila su un parco auto di oltre mezzo milione di automobili. Per legge non possono emettere più di 0,05 grammi di polveri sottili e 0,5 grammi di NoX per chilometro percorso. Valori ovviamente inferiori a quelli dei precedenti diesel Euro2 (0,08 g/km di PM10) ma doppi rispetto ai più recenti Euro4 che emettono 0,025 g/km di PM10 e 0,25 di ossidi di azoto. In Emilia Romagna i diesel Euro3 sono bloccati stabilmente da circa un anno e mezzo, e, come ha detto ad Eco dalle Città l'assesore all'ambiente di Parma, Gabriele Folli, "non vi sono più state proteste dopo quelle iniziali".
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