Raccolta differenziata nei mercati: ecco come si fa' in quello più lungo d'Europa
A Torino nel mercato di corso Racconigi i rifiuti sono raccolti in maniera differenziata come in una sorta di 'banco a banco' mutuando il concetto del 'porta a porta' e adattandolo alle esigenze degli ambulanti
21 February, 2017
La raccolta differenziata nei mercati è uno degli aspetti della gestione rifiuti meno visibile per i cittadini ma che influisce sulla quantità e qualità della raccolta rifiuti di tutta la città. Certo, chi vive nelle zone adiacenti ai mercati conosce a mena dito il sistema della raccolta, gli orari e come è organizzata, ma per chi è solo un cliente questo aspetto sfugge e perdendosi nella frenesia del mercato.
Ovviamente le dimensioni del mercato contano e, per capire come si articola la raccolta differenziata dei rifiuti, siamo andati in corso Racconigi dove si svolge tutti i giorni il secondo mercato più grande della città di Torino (il primo è quello di Porta Palazzo in piazza della Repubblica, ndr) che ha anche “la fama di essere il mercato più lungo d’Europa”. In effetti il mercato è davvero lungo e i suoi banchi sono divisi in due file parallele con il seguente criterio: da un lato tutto ciò che riguarda il cibo (ortofrutta, salumerie, macellerie e pescherie) e dell'altro tutte gli altri prodotti (abbigliamento, accessori per la casa, mercerie).
Passeggiando per il mercato colpisce sin da subito il fatto che tutti i banchi dell'ortofrutta hanno un proprio cassonetto per la raccolta dell'organico mentre, apparentemente, gli altri ambulanti non hanno nessun contenitore per i propri rifiuti. Cerchiamo di capire meglio come è organizza la raccolta dei rifiuti chiedendo agli ambulanti che fine fanno i loro rifiuti: “Ogni mattina - dice un ambulante che vende abbigliamento - gli addetti della cooperativa che si occupa della raccolta ci consegnano un sacco trasparente, che a fine giornata riempiamo e lasciamo nella piazzola dove c'è il banco”.
Continuando la passeggiata notiamo una catasta di cassette di legno per l'ortofrutta con accanto un operatore. Ci avviciniamo e chiediamo direttamente a lui di spiegarci come è possibile fare la raccolta differenziata in un grande mercato. L'operatore ci spiega che al mercato di corso Racconigi è la Cooperativa Frassati che si occupa della gestione e della raccolta dei rifiuti mercatali e non Amiat direttamente. Tutti i giorni gli addetti della cooperativa consegnano agli ambulanti un sacco trasparente a chi vende abbigliamento, accessori per la casa, mercerie e affini, uno nero per le macellerie salumerie e pescherie, e un bidoncino marrone da 120 litri per i rifiuti organici per chi vende ortofrutta. Inoltre sono gli stessi addetti che, verso l'orario di chiusura del mercato, raccolgono le cassette dell'ortofrutta differenziandole a seconda del materiale (legno, plastica e cartone). Ed infine a mercato concluso, dopo che gli ambulanti sono andati via, puliscono l'area mercatale e le strade adiacenti.
L'operatore ci spiega anche che nel sacco trasparente gli ambulanti devono riporre tutti i rifiuti provenienti dai materiali da imballaggio come veline, plastichino, reti, cartoncini e carta, mentre in quello nero dovranno essere collocati gli imballaggio dei prodotti alimentari. I cartoni invece devono essere lasciati sul posto perché verranno recuperati separatamente a fine mercato.
Ed è appunto a fine mercato che si può verificare se questo sistema funziona, o per lo meno se riesce ad intercettare in maniera differenziata la maggior parte dei rifiuti per poi avviarli a riciclo. A giudicare dalle condizioni in cui si presenta corso Racconigi alle ore 15 quando tutti gli ambulanti sono andati via e gli operatori sono già a lavoro per ripulire l'area, questa modalità di raccolta dà i suoi frutti. Infatti a terra, sul suolo mercatale, rimane davvero poco e agli operatori non resta che lo spazzamento stradale.