TARI. Tariffa rifiuti 2017 a Torino: riduzione per gli ambulanti alimentari, aumento per gli esercizi commerciali superiori a 250 mq
Tra le novità proposte dalla Giunta comunale sulla tariffa rifiuti c'è la riduzione ai "banchi di vendita all'aperto alimentari" del 9.52% sulla tariffa 2016. Rispetto alla possibilità di 'perequare' con un aumento per tutte le altre utenze non domestiche, si va verso un aumento solo per “locali di esercizi commerciali per vendite al minuto e all’ingrosso di beni alimentari e loro pertinenze di superficie maggiore di 250 metri quadri”
22 March, 2017
Tari 2017 all’esame della Commissione Ambiente del Comune di Torino. Tra le novità proposte dalla Giunta comunale sulla tariffa rifiuti che sono state esaminate nel corso della riunione del 23 marzo della Commissione c’è la riduzione della tariffa alla "categoria 30" del commercio ambulante (banchi di vendita all'aperto alimentari). La riduzione sarà del 9.52% rispetto alla tariffa 2016. “A fronte di tale riduzione - si legge nel testo - per tutte le altre utenze non domestiche si rende necessario un lieve aumento contenuto nella misura dello 0,42% rispetto alle tariffe del 2016”. Questa “perequazione”, tuttavia, dovrebbe cambiare. Nel corso del dibattito in Commissione, infatti, è emersa la proposta da parte del gruppo consiliare di maggioranza (Movimento 5 Stelle) di modificare il testo con un emendamento che faccia ricadere l’aumento solo sulla categoria 14.2, “locali di esercizi commerciali per vendite al minuto e all’ingrosso di beni alimentari e loro pertinenze di superficie maggiore di 250 metri quadri”. È probabile inoltre che la proposta venga recepita direttamente dalla Giunta attraverso un proprio emendamento al testo della delibera. Si ipotizza che per le utenze della categoria 14.2 l’aumento possa oscillare tra il 5 e il 7%.
Sui motivi di questa decisione, com'è emerso anche in Commissione, la scelta di ridurre la Tari solo agli ambulanti alimentari non è stata dettata da motivazioni legate alla produzione di rifiuti. Si tratta bensì di una scelta di tipo politico e sociale. Nella delibera si legge che la misura è stata presa "in ottemperanza alla mozione del Consiglio Comunale n. 97 del 12 dicembre 2016".
Ma cosa chiedeva la mozione? Andando a riprendere il testo approvato in Sala Rossa, si legge: "Vista la necessità urgente di ridurre l'impatto della TARI sul comparto del commercio su area pubblica,
anche in considerazione della forte sperequazione con le altre realtà metropolitane d'Italia" la mozione "impegna la Sindaca e la Giunta a ridurre il più possibile le tariffe TARI per le categorie relative al commercio su area
pubblica 30, 31 e 34 compatibilmente con le esigenze di bilancio". Tra gli jmpegni richiesti, anche l'avvio, "entro il primo semestre 2017, valutandone l'impatto economico e la fattibilità
tecnica e legislativa, una sperimentazione su un'area mercatale, tra quelle presenti a Torino,
scelta mediante una serie di criteri oggettivi (numero operatori, superficie occupata,
quantità storica di raccolta differenziata, ecc.) per coinvolgere gli operatori nella gestione di
raccolta, pulizia, differenziazione del rifiuto da loro prodotto, al fine di ridurre i relativi
costi per la Città e per gli operatori".
Quanto fin qui riportato riguarda le utenze non domestiche. E per le famiglie? Come scritto in un precedente articolo, i contribuenti torinesi dovranno sostenere nel 2017 per i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, pulizia e lavaggio di strade e mercati, trattamento e riciclo di materiali e per la raccolta differenziata un aumento delle tariffe dallo 0.4% allo 0,8%. "Si sottolinea - si legge nella delibera - che gli aumenti sono dovuti essenzialmente ad una diminuzione della base imponibile delle utenze domestiche, particolarmente marcata per i nuclei con più componenti: a fronte del numero di abitanti considerati nel calcolo che nel 2016 era pari a 920.609, si è passati nel 2017 a 913.629, pari ad una riduzione dello 0,76%".
Sul fronte delle riduzioni, resta ancora da capire se verranno confermati gli sconti per le famiglie a seconda delle fasce ISEE come avveniva negli anni precedenti. "Una necessità, quella di contenere la spesa - ha fatto sapere in una nota Palazzo Civico - che ha riguardato il finanziamento per le agevolazioni Tari concesse secondo le fasce Isee, pari a complessivi 5 milioni di euro, ma è impegno della Giunta individuare le risorse necessarie a ripristinare in tutto o in parte questo fondo, entro i tempi previsti dal regolamento". Confermato invece per i quartieri più virtuosi nella raccolta differenziata lo sconto del 10 per cento sulla parte variabile del tributo (rapportata al numero degli occupanti): un premio concesso quest’anno al Cenisia – Cit Turin (per la raccolta di prossimità) che ha registrato nel 2016 una percentuale di raccolta del 31,3% (con di 2,6 % rispetto al 2015) e Nizza Millefonti (per il porta a porta) con una percentuale di differenziata pari al 61,4% (con un aumento di 1,7 punti percentuali rispetto al 2015).