Rifiuti a Torino, obiettivo 2020: 65% di raccolta differenziata e porta a porta su tutta la città
Presentata l'estensione della raccolta differenziata porta a porta nei quartieri di San Salvario, Vanchiglietta-Borgo Rossini e Santa Rita. Lorenzo Bagnacani ad Eco dalle Città: "Prossimo passo un sistema di controlli e sanzioni ma in agenda anche la tariffa puntuale"
27 March, 2017
Riparte l’estensione della raccolta differenziata porta a porta a Torino. È quanto prevede il Piano di lavoro annuale 2017 tra Città di Torino e Amiat approvato dalla Giunta comunale su proposta dell’assessora Stefania Giannuzzi. A partire dall’autunno prossimo i quartieri progressivamente interessati saranno tre: San Salvario (tra corso Vittorio Emanuele II, il Po, corso Bramante, il tracciato di ferrovia tra le Circoscrizioni 1 e 8, corso Marconi e corso Massimo d’Azeglio) con circa 26mila nuovi utenti su una superficie di 2,14 kmq; Vanchiglietta-Borgo Rossini (tra corso Regina Margherita, il Po e corso Regio Parco) con circa 3,53 kmq e 24mila abitanti e Santa Rita (tra corso Cosenza, corso Siracusa, via Tirreno e via Gorizia) con circa 0,9 kmq e 18mila abitanti. In tutto si tratta di 68 mila cittadini. Con questa estensione, la modalità di raccolta porta a porta sarà estesa al 55 per cento dei torinesi. “Il Piano di lavoro 2017 - si legge nella nota diffusa da Palazzo Civico - pone dunque al centro dell’attività l’estensione e la promozione della raccolta differenziata. Si prevede, infatti, di attivare azioni di comunicazione per intercettare e implementare il quantitativo di rifiuto da avviare a recupero/riciclo sottraendolo dalla quota di smaltimento, con particolare attenzione al miglioramento dei parametri qualitativi. L’obiettivo principale è superare il 65% di RD in tutti i quartieri entro il 2020, come richiesto dall’Unione europea”. Per far ciò, ha annunciato in conferenza stampa il presidente Amiat, Lorenzo Bagnacani, l’obiettivo è che Torino entro quella data sia completamente servita dal porta a porta. “Dobbiamo entrare nell’ottica che la replique breitling tariffa puntuale è un obiettivo necessario” ha aggiunto Bagnacani. “Occorreva come prima cosa muoverci. La prossima tappa sarà la tariffa puntuale, sia per ragioni normative sia per ragioni tecniche e di opportunità. La tariffa puntuale è un criterio di rispetto per la singola utenza: quando ciascuno paga in base a quello che inquina può governare le sue azioni sapendo che ha premi e premialità”. Bagnacani tocca anche il tema controlli e sanzioni: “Fino ad oggi i controlli sono stati pochi. Attiveremo un sistema di controllo, non certo con una logica repressiva, ma con una logica di correttezza: ci sono delle regole, chiediamo a tutti i cittadini di andare in una direzione per un bene comune e chi trasgredisce queste regole deve avere una sanzione. Questo pensiamo che sia anche un criterio di equità rispetto a chi si impegna per questo obiettivo. Quello che stiamo facendo è un investimento che deve dare i suoi migliori frutti. Non ci può essere qualcuno che rovina il lavoro degli altri. In questa logica i controlli sono una ‘fase due’ che sarà indispensabile. Non si può pensare di attivare nuovi sistemi prescindendo dalla logica della sanzione per chi trasgredisce questo sistema”. E i costi di questa operazione? 5 milioni di euro di investimento iniziale (mezzi, bidoncini, etc…). "Si tratta di investimenti - ha sottolineato Bagnacani - che vengono ammortizzati negli anni, quindi, è vero che si tratta di una cifra importante ma su base annua diventa molto più relativa”. Questi costi non dovrebbero pesare in termini economici sul Comune. Una parte di questi, circa il 20%, verrà coperta da fondi della Città metropolitana. “Per questo primo avvio - spiega ancora il presidente Amiat - abbiamo cercato di controbilanciare i maggiori costi, anche a regime, con delle efficienze che Amiat è riuscita a portare sul campo. Già nel servizio che stiamo svolgendo nelle varie aree abbiamo trovato criteri di efficienza che consentono di ridurre drasticamente i costi. Questa riduzione è un beneficio per la Città”. Infine, se è vero che “il costo di raccolta sarà più elevato - ricorda Bagnacani - verrà controbilanciato da una riduzione dei rifiuti da smaltire (stiamo parlando di 113 euro a tonnellata) e dai corrispettivi per i materiali post consumo. Non dimentichiamoci - conclude il presidente Amiat - che carta, plastica, vetro e metalli, hanno un valore se raccolti in modo differenziato. Altrimenti diventano indifferenziato e rappresentano un costo per la collettività”.
“Quello è l’obiettivo” ha confermato il presidente Amiat ad Eco dalle Città. “Certo, ci potranno essere delle eccezioni nelle zone strettamente centrali, ma mediamente sarà così in particolare per l’umido, frazione molto importante da intercettare”. Abbiamo chiesto a Bagnacani se è prevista anche l’introduzione della tariffa puntuale. “È uno degli argomenti in agenda nei prossimi mesi” ha spiegato il presidente Amiat. “Anche questo è un obiettivo irrinunciabile. È chiaro che per fare tariffa puntuale ci vuole tecnologia, ma tutti i bidoncini che vengono distribuiti avranno il chip così come quelli attualmente in dotazione nei quartieri già serviti da porta a porta”.