Bus e tram, da giovedì 27 aprile in vigore le modifiche alle linee
Al via da giovedì 27 aprile i cambiamenti annunciati alle nove linee di bus e tram. Le modifiche riguardano i tram 15, 19, 24, 27, 23 e i bus 73, 99, 72, 80. È ancora da costruire come ricorda Repubblica, invece, il piano per i trasporti notturni dopo l'addio a dieci linee feriali
27 April, 2017
Giovedì 27 aprile entrano in vigore le modifiche a 9 linee di superficie del trasporto pubblico di milanese. I tram e i bus a seconda dei casi cambiano il capolinea in centro, accorciano il tragitto o vengono soppressi. Il piano di razionalizzazione elimina i tratti di sovrapposizione delle linee, tagliando 500 km/vettura per recuperare 2,5/3 milioni di euro utili nelle intenzioni di Palazzo Marino a far decollare nuove linee come la 35 (Molino Dorino-Affori Nord).
Le modifiche riguardano i tram 15, 19, 24, 27, 23 e i bus 73, 99, 72, 80 (www.atm.it) e interessano i quartieri di Figino, Mecenate e Vigentino. I primi potenziamenti si vedranno già dal 15 maggio: rafforzata la 86 a Precotto per servire Ponte Lambro- Forlanini e prolungata la 45 a Lambrate; la 80 è allungata fino a Figino e la 70 fino a via Farini dove c'è la sede dell'Ats, l'ex Asl. Questo è l'obbiettivo di Palazzo Marino, più volte ribadito dall'assessore alla Mobilità Marco Granelli: "Manteniamo un servizio di qualità, cercando di aiutare anche 35 zone periferiche".
Il 24 ha 26 corse in più al giorno e si scambia il capolinea con il 15 (quest'ultimo si ferma in via Dogana e il 24 in piazza Fontana); il 19 (ospedale Sacco -piazza Castello) e il 23 (Lambrate - piazza Fontana) sono accorpati per formare un'unica tratta, incaricata di coprire l'area dell'ex Fiera; nuovo tracciato per il 27, che non giunge più fino in piazza VI Febbraio ma si ferma in piazza Fontana dove interviene il 19. E ancora: sul fronte degli autobus, la linea 73 allunga il suo percorso da Linate a piazza Diaz (non passa da San Babila per i cantieri M4) e la 99 arretra all'incrocio Ripamonti-Vigentino.
È ancora da costruire come ricorda Repubblica, invece, il piano per i trasporti notturni, dopo l'addio a dieci linee feriali che ha suscitato diverse polemiche. Si stanno studiando delle formule alternative, come il potenziamento del servizio a chiamata by night. Su questo i sindacati insistono: "Milano è una città che si muove anche di notte e ogni settimana c'è un evento internazionale - dice il segretario milanese della Filt Cgil, Luca Stanzione - bisogna così affiancare al servizio quotidiano risposte ai nuovi bisogni di mobilità". Il pressing del Pd sul tema è stato significativo: "Noi da mesi chiediamo segnali di riattivazione del trasporto notturno e la riduzione dei tagli", dice il capogruppo democratico, Filippo Barberis.