05 May, 2017
Tiziana Giacalone
Si è tenuto a Bergamo il 4 maggio, presso la sede di Confindustria, il convegno dal titolo “Diversificazione contributiva per gli imballaggi in plastica. Una novità per tutti”, rivolto agli associati.
Rappresentanti del CONAI e del COREPLA hanno relazionato sulle novità introdotte, in via sperimentale a partire dal 1° maggio, dal progetto voluto dal CONAI. Per i 20 anni dalla fondazione del Consorzio: “si è ritenuto opportuno fare un passo avanti - in un ottica di continuo miglioramento - e utilizzare ulteriormente la leva contributiva per incentivare la riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi, completando un percorso che ha prima collegato l’onere contributivo al peso e in seguito introdotto incentivi per il riutilizzo degli imballaggi all’interno di circuiti controllati che garantiscono benefici ambientali”.
Del resto è stato ripetuto più volte che la finalità del progetto di diversificazione contributiva per gli imballaggi in plastica che prevede alcune forme di agevolazione sono in linea con le previsioni del pacchetto europeo per l’Economia circolare. Si vuole incentivare l’uso di imballaggi in plastica riciclabili individuando un livello contributivo ispirato al principio “Chi inquina paga” e collegato all’impatto ambientale delle fasi di gestione a fine vita degli imballaggi che rientrano nelle tre fasce contributive previste dal progetto: fascia a) imballaggi selezionabili e riciclabili da circuito CEI (Commercio e Industria); fascia b) imballaggi selezionabili e riciclabili da circuito domestico; fascia c) imballaggi non selezionabili/riciclabili allo stato delle attuali tecnologie.
L’individuazione delle tre fasce contributive si è resa necessaria a seguito “della proliferazione di differenti tipologie di imballaggi in plastica per garantire prestazioni migliori ed allungare la vita utile del prodotto, che presentano però crescenti complessità nella gestione dei relativi rifiuti”.
Se l’obiettivo è “minore impatto ambientale e minore CAC (Contributo Ambientale Conai)”, la metodologia proposta per determinare i valori contributivi è la metodologia LCA (Life Cycle Assessment) che consente di quantificare e valutare gli impatti ambientali del prodotto nell’arco della sua vita, comprese le fasi di progettazione, design e fine vita. L’applicazione di questa metodologia, che è regolamentata dalle norme ISO 14040 e 14044, dovrebbe ridurre la discrezionalità nella definizione dei valori contributivi.
La diversificazione contributiva per gli imballaggi in plastica entrerà in vigore il 1° gennaio 2018 e sono già disponibili i moduli per le nuove procedure dichiarative, anche per quelle semplificate. Si potrà fare ricorso a queste ultime solo alla presenza di obiettive ragioni tecniche che ne determinano la necessità, come l’elevato numero dei fornitori e l’impossibilità di ottenere dagli stessi le schede dei prodotti.
Bisognerà invece attendere l’estate per l’ufficializzazione dei valori del Contributo Ambientale e delle agevolazioni contributive previste, a parità di getto complessivo, rispetto al contributo CONAI per la plastica e basate su Criteri Guida predefiniti e applicabili alle fasce a) e b).