Rifiuti: 2,1 milioni per economia circolare grazie a due bandi firmati da MinAmbiente
Novecento mila euro su tecnologie rifiuti elettrici-elettronici, 1,2 milioni su ecodesign e categorie non servite da consorzi. Il ministro Galletti: “Accettata sfida nel contesto europeo, puntare su innovazione”
15 May, 2017
Due bandi per un totale di 2,1 milioni destinati a finanziare
le nuove tecnologie al servizio dell’economia circolare. Con la
firma del ministro Gian Luca Galletti e la pubblicazione sul sito del
ministero dell’Ambiente partono due iniziative di prevenzione e
riduzione degli impatti negativi derivanti dalla gestione di alcuni
particolari categorie dei rifiuti: il primo bando, da 900 mila
euro, è destinato al cofinanziamento di progetti di ricerca per
lo sviluppo di nuove tecnologie di recupero, riciclaggio e
trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici (i RAEE),
mentre il secondo da 1,2 milioni si rivolge a quelle categorie
di rifiuti non rientranti tra quelle già servite dai consorzi di
filiera, all’ecodesign dei prodotti e alla corretta gestione
dei relativi rifiuti.
“L’Italia –
afferma il ministro Gian Luca Galletti – ha già accettato la
sfida dell’economia circolare, nel contesto del forte impegno
continentale che si sta concretizzando nel Pacchetto europeo sulla
‘Circular Economy’: proprio per questo abbiamo bisogno di
lavorare sull’innovazione e soprattutto in quei terreni nei quali
c’è più bisogno di elevare le performance ambientali: apriamo
dunque questa opportunità al settore pubblico e ai privati, contando
di ricevere un grande riscontro e ottime idee per il nostro
Paese”.
I bandi puntano all’uso efficiente
delle materie prime, allo sviluppo e al potenziamento della
circolarità tra la gestione dei rifiuti e il mercato di prodotti e
materiali, favorendo il reimpiego in nuovi cicli produttivi.
L’obiettivo è l’incentivazione su scala industriale di
tecnologie innovative e sostenibili per il trattamento di materiali
provenienti da prodotti complessi a fine vita, come anche lo sviluppo
dell’ecodesign dei prodotti per facilitare l’industria dello
smontaggio, la separazione delle singole componenti e l’avvio al
riciclo delle matrici ambientali. I progetti finanziati dovranno
essere caratterizzati da elevata replicabilità e dalla possibilità
di un rapido trasferimento dei risultati all’industria per
l’attuazione degli interventi.
Il contributo assegnato per ciascuna delle iniziative
progettuali ammesse a finanziamento non può essere inferiore a
centomila euro e superiore trecentomila, comprensivo di ogni onere.
Le istanze di ammissione dovranno essere redatte utilizzando il
Modulo scaricabile dal sito www.minambiente.it,
alla sezione “Bandi
e avvisi”.
Fonte: Ministero dell'Ambiente