Roma, sbloccati 146mila euro per il Grab. I promotori: 'Pronto entro il 2018 o al massimo entro l'inizio del 2019'
Legambiente, VeloLove, TCI e tutte le associazioni che hanno realizzato lo studio di fattibilità del Grande Raccordo Anulare delle Biciclette si dicono "davvero molto soddisfatte che il MIT abbia assegnato i fondi. Speriamo sia pronto entro la fine del 2018 o al massimo ad inizio 2019"
19 May, 2017
Arrivano oltre 146mila euro per la realizzazione del progetto definitivo del Grande Raccordo Anulare delle biciclette. La proposta iniziale di tracciato ha infatti superato, il 4 maggio, il controllo preventivo di regolarità contabile effettuato dall'Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero dei Trasporti. L'esito positivo è stato poi registrato, l'8 maggio, dalla Corte dei Conti ed il Governo ha autorizzato l'utilizzo di questa prima parte dei fondi stanziati per il Grab.
“Il progetto del GRAB ha avuto un successo clamoroso a livello nazionale e internazionale, ha vinto numerosi premi all’estero e in Italia, piace tantissimo ai romani: il 70% della popolazione capitolina ritiene urgente la realizzazione del Grande raccordo anulare delle Bici. E un progetto vincente non si cambia”, così la Presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni commenta la notizia dello sblocco dei fondi. "Ora si lavori affinché questa straordinaria e importante opera venga realizzata bene garantendo sicurezza, accessibilità e qualità”.
I punti di forza del GRAB proposti dai promotori del progetto sono la pedonalizzazione dell’Appia Antica, la piena accessibilità del percorso a persone con disabilità motoria, gli interventi per garantire la massima sicurezza a chi lo percorre, la riqualificazione delle aree attraversate affinché l’anello offra un tracciato di qualità a chi pedala e spazi di qualità a chi non va in bici, l’intermodalità e l’interconnessione con percorsi ciclabili già esistenti o programmati.
“Il GRAB - spiega la presidente nazionale di Legambiente - può davvero essere la ciclovia più affascinante e attraente del mondo. Per poterlo essere, non sembri banale il dirlo, la condizione essenziale è che questa opera pubblica venga realizzata bene, seguendo criteri qualitativi minimi e avendo cura sia del tracciato ciclabile, sia di quello pedonale che del paesaggio urbano circostante. Ci auguriamo di poterci confrontare al più presto col Campidoglio sugli standard qualitativi minimi che devono garantire, come evidenziato dal nostro studio di fattibilità, sicurezza, accessibilità e qualità del design all’interno di un contesto di sostenibilità ambientale ed economica”.