‘A Torino e per Torino serve, urge, un Piano per una corretta gestione rifiuti'. Pro-Natura presenta ai cittadini il suo Progetto per la gestione rifiuti
Mercoledì 24 maggio in via Moretta 55, Piero Claudio Cavallari e Oscar Brunasso di Pro Natura presentano il ‘Progetto per la gestione rifiuti a Torino’: "Torino non può continuare a rimanere al 42% di raccolta differenziata porta/porta come da 10 anni"
24 May, 2017
Dopo la presentazione alle istituzioni avvenuta a fine aprile - alla presenza dell’Assessora all’Ambiente Giannuzzi e dell’ex presidente di Amiat Bagnacani (ora Ad di Ama Roma), senza dimenticare la presenza di Attilio Tornavacca (Esper) - del “Piano per una corretta gestione dei rifiuti”, l’associazione ambientalista ripropone, nella serata di mercoledì 24 maggio alle ore 20,30 in via Moretta 55, un Progetto per la gestione dei rifiuti a Torino con indirizzo “verso rifiuti zero”.
“In questo incontro – scrivono gli organizzatori - desideriamo discutere il Piano, che potrà essere migliorato e condiviso; deve quindi avere le gambe per camminare fino alla realizzazione. Torino non può continuare a rimanere al 42% di raccolta differenziata porta/porta come da 10 anni circa. In questo lasso di tempo, tra l’inceneritore e la cessione dell’80% di AMIAT e TRM ad IREN, si è assistito al festival delle peggiori privatizzazioni… con grave danno dei cittadini e dell’ambiente” conclude Pro Natura.
Il programma dell’incontro prevede l’esposizione del Programma di Pro Natura da parte di Piero Claudio Cavallari e Oscar Brunasso e poi a seguire interventi, chiarimenti, osservazioni dei partecipanti. La conclusione è prevista per le ore 23,30.
La ‘premessa’ all’interno del ‘Progetto per la gestione rifiuti a Torino’
“Siamo in presenza – scrive Pro Natura nel suo progetto - di una problematica tanto impegnativa quanto importante. Soprattutto non più rinviabile, tenendo conto che è in corso di svolgimento un Piano Regionale di Gestione Rifiuti ove il “problema Torino” è quanto mai condizionante.
Torino rappresenta circa la metà della Città Metropolitana, e un quarto della Regione, tuttavia non è dotata di un Piano di Gestione Rifiuti: mancano quindi obiettivi di prevenzione/riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata si attesta attorno ad un 42% fermo da circa 10 anni.
L'obiettivo regionale è pari al 65% di raccolta differenziata (come del resto dovrebbe essere per rispettare diligentemente le direttive europee e nazionali), ma per compensare l'inaccettabile limite torinese, il resto del Piemonte dovrebbe portarsi ad oltre il 90% di raccolta differenziata.
A Torino non esistono obiettivi di prevenzione/riduzione, forse la priorità è “nutrire l’inceneritore”, un impianto sempre più affamato: TRM ha richiesto al Ministero un incremento di incenerimento di nuove 100.000 tonnellate, portando l’attuale capacità da 421.000 a circa 526.000 tonnellate/anno.
Come a dire, “dobbiamo produrre rifiuti” per alimentare l'inceneritore nei prossimi 30 anni e le varie impiantistiche di smaltimento: voi cittadini producete rifiuti, mentre noi azionisti (Comune e IREN) li bruciamo… e ci guadagniamo…”
(In allegato il piano completo promosso da Pro Natura per Torino)