Raccolta carta a Torino: assessora all'Ambiente e consiglieri comunali 'in servizio' con Cartesio
Il 24 maggio 2017 alcuni rappresentanti della Città di Torino hanno partecipato alla raccolta della carta porta a porta insieme ai lavoratori della Cooperativa
25 May, 2017
“Come per noi oggi, è importante che anche i cittadini possano vedere e capire il reale lavoro che c’è dietro la raccolta della carta e di tutta la filiera. Per questo ho proposto di organizzare delle giornate aperte alla cittadinanza". Stefania Giannuzzi sintetizza così il senso dell’iniziativa che ha portato l’assessora comunale All’Ambiente, insieme Presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci e i Consiglieri Federico Mensio, Francesco Tresso, Fabio Gosetto e Francesco Sicari, ad affiancare gli operatori del servizio Cartesio che si occupa della raccolta di carta e cartone porta a porta a Torino. “E’ importante - ha aggiunto Stefania Giannuzzi - essere consapevoli che sono i gesti quotidiani a fare la differenza e che i nostri stili di vita hanno un impatto decisivo sull’ambiente che ci circonda. Basti pensare che bisogna riciclare ben 500 kili di carta per salvare un singolo albero”. Oltre agli operatori Cartesio, ad accompagnare i rappresentanti della Città c’era Tito Ammirati, presidente della cooperativa Arcobaleno (che svolge il servizio per conto Amiat): “Il servizio di recupero della carta e delle persone, che effettuiamo da oltre 20 anni con Cartesio, rappresenta un tentativo di dialogo e di integrazione affidati a qualità del lavoro, cura delle persone ed efficienza. La città vive di relazioni e ha bisogno di trasparenza e del coraggio di esplorare, abbattere fossati e barriere, superare i ruoli ingessati, insomma, anche di rimescolare le carte. Ci auguriamo - ha concluso Ammirati - che la Città voglia condividere presto con noi le sensazioni ricevute da questa esperienza”. Guarda anche: Consiglieri comunali di Torino 'in servizio' con Cartesio: le impressioni di Federico Mensio Leggi anche: Torino e il complesso del cartone - dal blog di Paolo Hutter