Le Regioni del Nord cominciano a fermare Diesel Euro 3 ed Euro 4 (da autunno 2017)
Quasi nessuno se n'è accorto ma la decisione nuova e concreta farà arrabbiare molti possessori di diesel: dopo soli 4 giorni consecutivi di superamento dei 50 microgrammi – circostanza che avviene di frequente – scatta il fermo per 10 ore sia per gli Euro 3 che per gli Euro 4. Intervento di Paolo Hutter per Repubblica ed Eco dalle Città
12 June, 2017
di Paolo Hutter
Da anni le Regioni del Nord Italia si incontrano e ogni tanto dicono e scrivono qualcosa per la qualità dell'aria. E' ovvio, la Pianura Padana è un contesto unico in Europa, il più inquinato e lo è a causa della sua morfologia, della sua scarsa ventilazione. Gli sforzi, gli investimenti, gli obblighi dovrebbero essere molto maggiori. All'accordo firmato ieri tra le Regioni si è arrivati un po' alla chetichella, lentamente, senza che circolassero o che fossero oggetto di attenzione i contenuti concreti . Sono stati presentati senza sottolinearli: forse per il timore che qualcuno si arrabbi alla vigilia delle amministrative? Fatto sta che per quanto riguarda l'aspetto più rilevante ovvero i provvedimenti sul traffico l' accordo è notevole, sia per ciò che prevede a partire da questo ottobre che per ciò che rinvia.
Rinvia il provvedimento di fermo dei Diesel Euro 3 all'autunno del 2018 – pensate che in Emilia Romagna è già in vigore e che in Lombardia doveva entrare in vigore l'anno scorso – e lo mantiene nei limiti di un stop feriale tra le 8 e 30 e le 18 e 30. Una effettiva politica antismog si proporrebbe sostanzialmente di spazzare via in poco tempo i diesel dalla Pianura Padana. Ma al tempo stesso l'accordo prevede di attuare dei provvedimenti cosiddetti emergenziali mai visti finora: dopo soli 4 giorni consecutivi di superamento dei 50 microgrammi – circostanza che avviene di frequente nei mesi di autunno ed inverno – scatta il fermo per 10 ore non solo degli Euro 3 ma anche, addirittura, degli Euro 4. Dico "addirittura" non perchè sia chissà quale trovata rivoluzionaria – il Comune di Milano già ha precluso l'area C ai diesel Euro 4 - ma perchè ogni volta che si è tentato di fermare i Diesel Euro 4 su un'intera area urbana è venuto fuori un putiferio. Pochi mesi fa a Torino lo stop di qualche giorno firmato dalla sindaca ha suscitato la fiera opposizione... del Pd.
Ecco questa chiave politica locale va tenuta molto presente per valutare l'accordo di ieri e le sue novità. L'accordi bipartisan tra due Regioni a guida Lega Forzaitalia e due regioni a guida Pd serve a condividere il costo politico di un provvedimento che manda in bestia i possessori di Diesel Euro 3 e Euro 4 ( quale che sia il loro colore politico) e che a livello comunale si fa moltissima fatica a prendere. Tanta fatica che persino l'orgogliosa Milano non ha osato prendere iniziative nuove in questa direzione. Fa molto comodo ai Sindaci, e fa molto comodo al Governo, che le Regioni ci mettano la faccia. D'altra parte qualcosa dovevano fare, perchè le infrazioni europee stanno arrivando. Il fermo dei diesel Euro 4 dopo soli 4 giorni di superamento è la novità più rilevante. Per il resto c'è la conferma ormai definitiva della necessità di limitare l'uso delle biomasse. Sul fronte dei servizi e degli incentivi per passare a una mobilità sostenibile, invece, l'accordo è più declamatorio che concreto. Pochi milioni di budget non bastano a fare qualcosa per milioni di automobilisti da spostare su nuovi mezzi condivisi e non inquinanti.