Roma, siccità e razionalizzazione dell'acqua: un problema che viene da lontano
I problemi dell'acqua di Roma sono profondi e radicati e non sarà neppure l'improbabile chiusura dei nasoni a risolverli. Da qualche parte però si deve cominciare, magari con campagne informative massicce partendo dagli uffici pubblici o dalle scuole
28 June, 2017
È un’ordinanza che arriva troppo tardi quella che il 22 giugno ha proibito a tutti i cittadini romani di utilizzare l'acqua per l'irrigazione di orti e giardini, per il riempimento di piscine mobili e per il lavaggio delle macchine. Al di là della difficile verificabilità degli abusi e della tutto sommato realistica assenza o scarsità di controlli, la misura attuata dall'amministrazione è un rimedio d'emergenza per una malattia grave che dev'essere invece curata alla radice.
I problemi dell'acqua di Roma sono quindi profondi e radicati e non sarà neppure l'improbabile chiusura dei nasoni, le celebri fontanelle urbane, a risolverli, per quanto una regolazione del flusso tramite rubinetti sarebbe quantomeno auspicabile. Da qualche parte però si deve cominciare, anche con interventi più localizzati, magari con campagne informative massicce partendo dagli uffici pubblici o dalle scuole. Sempre Legambiente ha calcolato che solamente installando scarichi a flusso differenziato in tutte le scuole di Roma e provincia si potrebbero risparmiare qualcosa come 10 milioni di litri di acqua ogni anno.