Biodiesel come misura anti-smog?
I quotidiani torinesi presentano la sperimentazione del nuovo gasolio sui mezzi pubblici a Torino come “misura anti-smog”. Lo è effettivamente? Il commento di Andrea Poggio, responsabile Mobilità sostenibile Legambiente
05 July, 2017
“Autobus Gtt, ecco il piano anti-smog”. “Biodiesel ricavato dall’olio delle patatine per i mezzi Gtt”. Sono questi i titoli dei principali giornali torinesi che annunciano la sperimentazione sugli autobus torinesi del Diesel+ di Eni dopo l’accordo firmato dalla multinazionale con il Comune di Torino e l’azienda dei trasporti pubblici Gtt. “Fino al 31 ottobre - si legge nel comunicato - gli autobus della flotta cittadina di GTT, complessivamente 650 mezzi riforniti attualmente con gasolio tradizionale, utilizzeranno il nuovo combustibile che, sulla base delle ricerche effettuate, permette di ridurre in modo sensibile le emissioni inquinanti - in particolare idrocarburi incombusti, ossido di carbonio e particolato -, di mantenere pulito il motore e di consentire una efficienza di combustione sempre ottimale, determinando, di conseguenza, una riduzione degli interventi di manutenzione dei motori, nonché di ottenere una riduzione dei consumi fino al 4%, in conseguenza dell’elevato potere calorifico”. Al centro del progetto anche la raccolta degli oli vegetali usati che “dopo un trattamento di purificazione da effettuare presso aziende specializzate l’olio esausto recuperato potrà essere trasformato in biocarburante presso la Raffineria Eni di Venezia e quindi utilizzato per alimentare i mezzi pubblici del territorio del Comune”. Ma il biodiesel, eventualmente ricavato dal recupero degli oli esausti, può essere inteso come misura anti-smog? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Poggio, responsabile Mobilità sostenibile Legambiente: “Non riusciremo mai a fare abbastanza fritture per alimentare i diesel che circolano in Italia. Credo che gli sforzi per dare seconda vita agli oli vegetali esausti non salvino il motore diesel. I biocarburanti possono contribuire a ridurre la CO2 ma sono poco rilevanti per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico locale. Si riducono un po’ le polveri sottili ma le emissioni di NOx dal motore diesel sono equivalenti. In ogni caso parliamo di quantità molto limitate. Quante fritture dovrebbero fare i cittadini torinesi - domanda infine Andrea Poggio - per fare il pieno ad un autobus alimentato a gasolio?”.