Clima, Usa: continua il lavoro di stati, città, imprese e università per rispettare l'accordo di Parigi nonostante Trump
Una coalizione costituita da singoli Stati, città, imprese e università americane lavorerà per quantificare gli impegni climatici necessari a rispettare l'accordo di Parigi nonostante il ritiro annunciato della Casa Bianca
14 July, 2017
Una coalizione di Stati americani, città, imprese e università che si sono impegnati a rispettare l’accordo per il clima di Parigi lavorerà con degli esperti per quantificare gli impegni climatici necessari per adempiere al patto nonostante il ritiro annunciato da Donald Trump.
I primi passi ufficiali della coalizione America’s Pledge - che ora include 227 città e contee, nove stati e circa 1.650 imprese e investitori - erano stati fatti a giugno, quando Michael Bloomberg, ex sindaco di New York e ora inviato speciale dell'Onu per le Città e il Cambiamento climatico, aveva consegnato al segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres e a Patricia Espinosa, segretario esecutivo dell'Unfccc, il documento in cui i componenti del gruppo si dicevano pronti a rispettare l’accordo parigino. Adesso dalle parole sembra che si passi ai fatti.
Gli Usa si erano impegnati a ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 26-28% entro il 2025, rispetto ai livelli del 2005, ma com’è noto questi obiettivi sono stati cancellati dal presidente Trump che ha dichiarato di voler uscire dal patto. "Il governo americano potrebbe aver interrotto l'accordo di Parigi, ma la società americana rimane impegnata in questo ambito e diventeremo ancora maggiori i nostri sforzi per raggiungere gli obiettivi", ha dichiarato Bloomberg.
America’s Pledge, che insieme all’ex sindaco di New York è guidata dal governatore della California Jerry Brown, si prefigge di misurare l'effetto, entro il 2025, della nuova azione climatica delle città, degli Stati, delle imprese e delle università che si impegnano a proseguire nello sforzo. Cercherà anche di valutare quali sono gli effetti delle politiche favorevoli al clima già in vigore a livello locale ma che non fanno parte della coalizione. Il gruppo prevede che lo studio sarà terminato in poco tempo e di poterne annunciare i risultati in una conferenza climatica delle Nazioni Unite entro l'anno.
In una dichiarazione, Kelly Love, portavoce della Casa Bianca, ha affermato che l'amministrazione Trump "crede nel federalismo cooperativo e quindi è favorevole agli Stati e alle città che fanno le proprie scelte all'interno delle loro rispettive frontiere sulla politica del cambiamento climatico". Non è ancora chiaro se questi impegni possano compensare l'assenza di azioni forti a livello nazionale, ma alcuni esperti sono ottimisti. L'analisi del Sierra Club, rilasciata a marzo, ha determinato che gli Stati Uniti potrebbero mantenere circa il 60 per cento del proprio impegno di Parigi attraverso gli sforzi delle città, degli stati e delle imprese.