Pianura Padana e Black Carbon, conclusa la campagna internazionale Actris-2
Per quattro settimane l’Isac Cnr ha monitorato i comportamenti del Black Carbon in condizioni meteo-climatiche sono soggette ad elevate temperature che danno luogo a ondate di calore con condizioni critiche per la qualità dell'aria
28 July, 2017
Si conclude oggi, venerdì 28 luglio, nell'ambito del progetto europeo Actris-2, la campagna internazionale per reperire informazioni su un’importante componente dell’inquinamento atmosferico: il Black Carbon (BC). Il BC è considerato un composto altamente inquinante e climalterante, infatti è nocivo per la salute e ad esso è associato un aumento delle morti premature nelle città ed inoltre ha un potere riscaldante che regionalmente può essere uguale a quello dell’anidride carbonica.
Numerose sono ancora le incertezze sulla sua misura e questa compagna sta contribuendo alla definizione e dei parametri che ne influenzano la misura e degli artefatti caratteristici di alcune tecniche. Infatti sono state applicate negli stessi siti diverse tecniche strumentali per la definizione del coefficiente d'assorbimento del particolato atmosferico (PM), la caratteristica ottica più direttamente legata alla concentrazione di BC in atmosfera.
Sono tre i siti di misura in cui diversi istituti opereranno: l'Osservatorio climatico Isac-Cnr ‘O. Vittori’ a Mt. Cimone (rappresentativo delle condizioni di fondo dell'atmosfera), la stazione di qualità dell'aria Arpae-Cnr a Bologna (area urbana) e la stazione per lo studio della composizione dell'atmosfera di S. Pietro Capofiume del Arpae-Cnr (area rurale).
Questi siti offrono caratteristiche di inquinamento molto diverse, replicas de relojes e permetteranno di studiare anche il trasporto e la trasformazione dell’aerosol assorbente (BC) dalla sua emissione alle forma invecchiata.
In questi siti l’Isac-Cnr di Bologna ha collaborato per quattro settimane con il National center for scientific research ‘demokritos’ (GR), il Paul Sherer Institute - PSI (CH), il Joint research center JRC (Ispra-IT), Aerosol d.o.o. (SI), Institut de Géosciences de l’Environnement - Ige (FR), Finnish meteorological institute – Fmi (F), Michigan Technological University (USA), Center for Physical Sciences and Technology Vilnius (LT), Aerodyne Research (USA), Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Fisica e Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità (IT), Università degli Sudi di Milano Bicocca, Dipartimento di Scienze dell’ambiente e della Terra (IT), il CeSMA Università degli Studi di Napoli Federico II, Ala Advanced Lidar Applications S.r.l. (IT), il Icmate-Cnr, Consorzio proambiente e Arpa Emilia-Romagna (IT), mettendo in campo circa 30 diversi strumenti che utilizzano tecniche profondamente differenti per la misura del BC.
Un van strumentato ha permesso di seguire l’evoluzione del particolato assorbente dall’emissione al trasporto percorrendo transetti in tutta la pianura padana, fino alla Lombardia e dalla pianura verso le colline fino ai piedi di Monte Cimone.
È stato inoltre impiegato un aereo ultraleggero sloveno (GreenLight, Aviation for Science) che ha eseguito le misure di BC e le proprietà ottiche del particolato fino ad oltre 3000 m di quota, sia sopra che all’interno dello strato di rimescolamento sulle aree interessate dalle misure a terra.
Una modellistica ad hoc per l’esperimento (meteorologica, di trasporto e di qualità dell’aria) è stata sviluppata da Isac-Cnr in collaborazione con Arpae Emilia Romagna e sarà di supporto nella scelta delle strategie osservative da intraprendere e nell’interpretazione dei dati
Questo esperimento è stato programmato in un periodo tipico estivo quando nella Pianura Padana le condizioni meteo-climatiche sono soggette ad elevate temperature e condizioni meteorologiche che danno luogo a ondate di calore con condizioni spesso critiche anche per la qualità dell'aria. Osservazioni e simulazioni in sinergia aiuteranno a meglio comprendere le aree sorgenti e le dinamiche di trasporto e trasformazione del black carbon sull'area della Pianura Padana fino alle aree montane circostanti ed il suo export in libera troposfera.
Fonte: Cnr