Contaminazione radioattiva da iodio 131 nell’inceneritore di Torino, ecco la prima relazione dell’Arpa
Secondo la relazione dell’Arpa Piemonte “gli esiti delle analisi indicano che sia lo I-131 che altri radioisotopi artificiali non sono misurabili in quanto le concentrazioni di attività sono risultate sempre al di sotto della soglia di rilevabilità strumentale”
31 July, 2017
Sono disponibili i primi risultati del monitoraggio straordinario attivato per incrementare i controlli ambientali nell’area limitrofa all’impianto di incenerimento TRM di Torino, a seguito dell’evento di contaminazione radioattiva da iodio 131 (I-131) rilevato nelle polveri di abbattimento fumi dell’impianto. Scopo del monitoraggio straordinario è quello di verificare l’eventuale rilascio in ambiente di elementi radioattivi artificiali potenzialmente rinvenibili nei rifiuti urbani quali lo I-131, l’americio 241 (Am-241), il cobalto 60 (Co-60) e il cesio 137 (Cs-137).
Questi primi risultati si riferiscono al periodo di giugno. Periodi precedenti a giugno non sono significativi perché il tempo di dimezzamento dello I-131, pari a 8 giorni, è tale da non rendere più rilevabili eventuali dispersioni in ambiente di tale radioisotopo avvenute a più di un mese di tempo.
Il monitoraggio consiste nella misura di radioattività nel particolato atmosferico campionato presso la stazione di monitoraggio collocata presso il giardino Mei di Beinasco, nell’area a maggiore ricaduta delle emissioni provenienti dall’inceneritore.
I risultati sono stati ottenuti analizzando i filtri prelevati giornalmente nel suddetto periodo e raggruppati in tre diverse aliquote per aumentare la sensibilità della misura.
Gli esiti delle analisi indicano che sia lo I-131 che altri radioisotopi artificiali non sono misurabili in quanto le concentrazioni di attività sono risultate sempre al di sotto della soglia di rilevabilità strumentale.
I risultati del monitoraggio di luglio saranno disponibili nella prima settimana di agosto.
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Fonte: Arpa Piemonte