Incidenti stradali in Italia, le vittime sono soprattutto i giovani. Aumentano i morti tra i ciclisti
Secondo il rapporto pubblicato dall'Istat, nel 2016 si sono verificati in Italia 175.791 incidenti stradali con lesioni a persone che hanno provocato 3.283 vittime e 249.175 feriti. Le vittime sono soprattutto giovani tra i 20 e i 24 anni
30 July, 2017
Nel 2016 si sono verificati in Italia 175.791 incidenti stradali con lesioni a persone che hanno provocato 3.283 vittime (morti entro il 30° giorno) e 249.175 feriti.
Dopo due anni di stagnazione il numero dei morti torna a ridursi rispetto al 2015 (-145 unità, pari a-4,2%), ma si tratta sempre di numeri enormi.
Le vittime sono soprattutto giovani tra i 20 e i 24 anni. Per gli uomini, le classi di età con il maggior replique montre de luxe numero di decessi sono quelle 20-24 e 25-29 anni (207 e 194) ma valori molto elevati si riscontrano anche per la fascia 40-54 anni (576 morti). Per le donne, le classi di età più rappresentate sono 20-24 anni (53 decessi), 65-69, 75-79 e 80-84 anni (57, 62 e 52 decessi). In quest'ultimo caso la frequenza elevata è attribuibile al maggiore coinvolgimento delle donne nel ruolo di pedone. Sono i dati diffusi dall'Istat, per la prima volta nel mese di luglio, sugli incidenti stradali. Per i feriti in incidenti stradali, le età con le frequenze più elevate sono, per entrambi i generi, quelle 20-29 anni (oltre 51 mila feriti) e 40-49 anni (43.723 feriti).
Tra le vittime sono in aumento i ciclisti (275, +9,6%) e i ciclomotoristi (116, +10,5%), stabili gli automobilisti deceduti (1.470, +0,1%) mentre risultano in calo motociclisti (657, -15,0%) e pedoni (570, -5,3%). I pedoni morti sono stati 570 e come per i ciclisti è chiaro che sono stati vittime di mezzi più grossi. Circa la metà dei morti stradali in Italia è dovuta a incidenti avvenuti in contesti urbani.
Insomma, il traffico automobilistico continua a mietere migliaia di vittime e nonostante questo continua ad essere fortemente incentivato. Ecco un grafico con l'andamento degli incidenti stradali dal 2001 ad oggi:
Per la prima volta dal 2001, gli incidenti e i feriti registrano un incremento (rispettivamente +0,7% e +0,9%) in confronto all'anno precedente. Aumentano soprattutto i feriti gravi: sulla base dei dati di dimissione ospedaliera, sono stati oltre 17mila contro i 16mila del 2015 (+9%). Il rapporto tra feriti gravi e decessi è salito a 5,2 nel 2016 da 4,7 dell'anno precedente.
Anche nella Ue28, nel 2016 torna a diminuire il numero delle vittime di incidenti stradali (-1,8% rispetto al 2015): complessivamente, sono state 25.720 contro 26.190 del 2015. Nel confronto fra il 2016 e il 2010 (anno di benchmark della strategia europea per la sicurezza stradale) i decessi si riducono del 18,6% a livello europeo. L'Italia registra una riduzione del 20,2%, un risultato migliore della media europea. Ogni milione di abitanti, nel 2016 si contano 50,6 morti per incidente stradale nella Ue28 e 54,2 nel nostro Paese, che si colloca al 14° posto della graduatoria europea, dietro Svezia, Regno Unito, Spagna, Germania e Francia.
Tra i comportamenti errati più frequenti sono da segnalare la guida distratta, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata (nel complesso il 41,5% dei casi). Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano, infatti, l'eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l'uso di telefono cellulare alla guida.
Il 2016 si presenta come un anno di ripresa della mobilità. Le prime iscrizioni di veicoli aumentano del 18,2% rispetto all’anno precedente, il parco veicolare dell'1,4%, Anche le percorrenze autostradali crescono del 3,3% rispetto al 2015, con oltre 82 miliardi di km percorsi.