Festival di Venaus, un po’ di sostenibilità nell’Alta Felicità
Reduce dal Festival dell'Alta Felicità fisso e comunico a caldo alcune informazioni e valutazioni sulla sua sostenibilità, con un occhio di riguardo verso la riduzione dei rifiuti e alla effettiva raccolta differenziata
31 July, 2017
di Paolo Hutter
Reduce dal Festival dell'Alta Felicità fisso e comunico a caldo alcune informazioni e valutazioni sulla sua sostenibilità, con un occhio di riguardo verso la riduzione dei rifiuti e alla effettiva raccolta differenziata
Come già abbiamo segnalato un anno fa in occasione della prima edizione, il Festival - organizzato dal Comune di Venaus e dal movimento No Tav - si caratterizza per un notevole sforzo di sostenibilità.
L'iniziativa più notevole e meritoria è stata quella del grande bicchiere riutilizzabile, con annesso piccolo moschettone per legarlo alla cintura. Il bicchiere veniva venduto all'ingresso, ma la spesa si ammortizzava grazie ad uno sconto sulle birre: chi consuma la birra nel bicchiere riutilizzabile paga di meno di chi per bere e ha bisogno di un bicchiere usa e getta.
Sul fronte dei bicchieri usa e getta c’è stato qualche problema. Quello principale è stato rappresentato dal fatto che, mentre nell’area adibita alla vendita di cibo erano stati acquistati e forniti bicchieri compostabili, in quella degli stand dedicati alla mescita delle bevande (si legga birra) i bicchieri forniti erano in plastica monouso.
Come potete immaginare è molto difficile riconoscerli, visto che appaiono identici, imitacion de reloj e bisogna a fatica riconoscere il numerino 7 e la scritta PLA ovvero la scritta compostabile stampate sul fondo del bicchiere trasparente.
Altra criticità è stata quella relativa alla confusione iniziale sulla reale compostabilità anche dei bicchieri compostabili. Inoltre mentre i piatti erano tutti rigorosamente organici, le posate no! Forchette e coltelli erano di plastica tradizionale.
Lo sforzo per avere e far utilizzare piatti e bicchieri compostabili è stato quindi in parte frustrato e inoltre la quantità di bidoni dell'organico era un po’ insufficiente.
Particolarmente originale l'allestimento e vendita di un vero e proprio kit per mangiare e bere con stoviglie di plastica leggera, lavabile e riutilizzabile ma a differenza del "grande bicchiere brandizzato" questo kit con posate, bicchiere e piatto fondo ha avuto poco successo.
Tra gli aspetti di sostenibilità più importanti c'è stata la grande capacità di trasportare con navette collettive la gente dalla stazione e dai parcheggi di Susa. Infine, tra gli aspetti da migliorare in futuro. è la mancanza di fontanelle d'acqua nella zona dei pasti e del cibo, che ha portato migliaia di "clienti" alle bottiglie d'acqua (di plastica).