Puglia, un milione di euro per ripulire la regione dai rifiuti abbandonati ma non basta
A due settimane dall’ordinanza è stato già impegnato il milione di euro ma i soldi non bastano a evitare la “brutta figura” evocata da Emiliano
21 August, 2017
"Abbiamo stanziato un milione di euro per tutti i comuni pugliesi per aiutarli a sostenere i costi di una raccolta straordinaria di rifiuti in quelle zone come svincoli stradali, strade comunali, tratti di campagna particolarmente difficili, che sono state compromesse dall'abbandono, da parte di cittadini o turisti, di rifiuti”. A dirlo è il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che l’8 agosto con l’ordinanza n°480 dava il via ad una grande pulizia della tonnellate di rifiuti ammassate fuori dai centri abitati.
“L'ordinanza – ha proseguito Emiliano durante la conferenza stampa - raccoglie le lamentele di cittadini e turisti, dà una risposta finanziaria importante a tutti i Comuni che lamentavano di non avere soldi sufficienti a tenere pulito il loro territorio. A differenza dell'ordinanza dello scorso anno, abbiamo messo a disposizione di Comuni e Province un milione di euro per questa operazione di pulizia straordinaria che deve partire già nelle prossime ore".
Del milione di euro a pochi giorni dall’annuncio ne sono rimasti meno del 40%, infatti la prima trance ha visto stanziare più di 626 mila euro a 28 ai comuni che avevano presentato alla regione progetti per la pulizia straordinaria. Mentre con il decreto n°70 dell'11 agosto i restanti 370 mila euro sono stati assegnati ad altri 30 comuni.
Quella promossa dalla regione Puglia è una iniziativa che va nella direzione giusta ma il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti urbani è in crescita. Se l’ordinanza emanata da Emiliano è in grado di rimuovere i rifiuti sversati in luoghi pubblici come “svincoli stradali, strade comunali, tratti di campagna particolarmente difficili” senza dimenticare le spiagge, il vero problema rimangono i rifiuti urbani (e non solo) abbandonati illecitamente nelle proprietà private nelle quali né la regione, né i comuni e nemmeno gli operatori delle aziende posso accedere con il paradosso di uno svincolo stradale sgombro da rifiuti ma il campo adiacente sommerso, con tutti i rischi ambientali e sanitari che conosciamo benissimo e l’annoso problema dei roghi di rifiuti che amplificano il problema.
"C'è bisogno di una larga partecipazione popolare e per questo faccio un appello dal profondo del cuore a tutti i pugliesi – ha continuato Emiliano - il presidente della Regione ha fatto quello che poteva fare, i sindaci stanno facendo quello che potevano fare, l'Anas sta ripulendo in modo straordinario le strade, le Province e tutti i Comuni stanno cercando di fare un'operazione straordinaria. Nel giro di 3-4-5 giorni al massimo, dobbiamo dare una ripulita generale alla Puglia intera. Se facciamo questa operazione, se tutte le associazioni di volontariato, se gli operatori turistici, se tutti i cittadini si daranno una mano gli uni con gli altri, nel giro di pochi giorni noi possiamo rimettere a lucido l'intera regione e non fare la brutta figura, in questo momento, di ospitare milioni e milioni di turisti in condizioni che alle volte compromettono bellezze straordinarie. Un uliveto secolare con le bottiglie di plastica sotto è una distruzione, perché trasmette un senso di una inciviltà che invece in realtà noi non viviamo".
A due settimane dall’appello lanciato da Emiliano in molti tra comuni e associazioni di volontariato (che di quel milione non vedono nemmeno un centesimo, nda) hanno avviato opere di pulizia straordinaria ma la situazione è davvero critica e se non si può parlare di emergenza manca davvero poco. La Puglia non è riuscita ad evitare la “brutta figura” ma qualcosa comincia a muoversi.
Foto via Puliamo Terlizzi