Cittadini per l'Aria lancia il concorso fotografico 'Un mare di fumo'
L'Associazione Cittadini per l'Aria premierà i migliori scatti di navi che emettono fumi per mettere in primo piano il grave problema dell'inquinamento dell'aria nel Mediterraneo causato delle elevate emissioni di navi da crociera, traghetti e portacontainer. C'è tempo fino al 30 settembre per partecipare!
21 August, 2017
L'Associazione Cittadini per l'Aria ha lanciato un concorso fotografico: "Una mare di fumo", chiedendo a tutti di scattare foto di navi che emettono fumi e di caricarle sulla piattaforma del concorso entro il 30 settembre 2017. Chiedono, in questo modo, di aiutarli a testimoniare con la forza delle immagini la dimensione del problema, per far capire a tutti l'esigenza di nuove norme a tutela dell'aria del nostro mare.
L'Associazione denuncia che "Una sola nave da crociera emette inquinanti atmosferici pari a centinaia di migliaia di automobili e, per alcuni inquinanti, addirittura milioni. Sono molto rare le navi che usano sistemi di riduzione delle emissioni e l’olio combustibile denso con cui sono alimentate ha un contenuto di zolfo fino a 3.500 volte superiore a quello dei carburanti diesel usati per il trasporto stradale. I carburanti utilizzati dalle navi sono vietati sulla terraferma e trattati come rifiuti pericolosi. Tutte queste emissioni fanno male a chi vive nelle città di porto, al clima, all’ambiente naturale, al patrimonio culturale, a chi viaggia".
Ecco i primi tre premi:
1° premio
Due notti presso The Gritti Palace, Venezia.
Per due persone.
Dal 15 novembre 2017 al 15 maggio 2018.
Escluse festività natalizie e fine anno, week-end di Carnevale, festività pasquali.
www.thegrittipalace.com
2° premio
Corso di iniziazione alla vela.
Scuola di mare Santa Teresa, Lerici, La Spezia.
Per due persone, con alloggio e prima colazione
Valido da ottobre 2017 fino al 31 maggio 2018.
www.scuoladimaresantateresa.it
Grande borsa da viaggio Patagonia.
Resistente all'acqua, con ruote e impugnatura telescopica.
Black Hole® Wheeled Duffel Bag 120L
L’INQUINAMENTO MARITTIMO È ENTRATO NEL DIBATTITO PUBBLICO
"A un anno dall’avvio della campagna “Facciamo respirare il Mediterraneo” e prima del meritato periodo di riposo estivo, vogliamo condividere brevemente con chi ci segue le tappe che hanno segnato dodici mesi di intenso lavoro e qualche risultato raggiunto". Così l'associazione Cittadini per l'aria, nel fare il punto Il primo risultato è essere riusciti a far entrare in maniera diffusa il tema dell’inquinamento atmosferico provocato dalle attività marittime nel dibattito pubblico locale. Riteniamo di esserci riusciti anche grazie ai primi nodi della rete che abbiamo connesso. Ora dobbiamo lavorare perché le promesse e le buone intenzioni diventino atti vincolanti.
IL DINAMISMO DEI COMITATI LOCALI
CIVITAVECCHIA - Grazie anche alla proattività del Comune - che ha aderito alla nostra richiesta di formalizzare un Tavolo di lavoro partecipato da Autorità Portuale, Capitaneria di Porto, comitati e associazioni locali, Cittadini per l’Aria e lo stesso Comune – a Civitavecchia sono state emanate nuove regole tese a ridurre l’inquinamento del trasporto marittimo nel porto di Civitavecchia.
Tali regole sono contenute in un accordo volontario denominato “Civitavecchia blue agreement”. Cittadini per l’Aria aveva chiesto l’emissione di un’ordinanza, con disposizioni vincolanti, ma la Capitaneria di Porto di Civitavecchia ha preferito optare per l’accordo volontario. Sottoposto per la firma a un numero circoscritto di operatori marittimi (C.I.N. Tirrenia - Moby S.p.A., G.N.V. S.p.A., Grimaldi S.p.A.), purtroppo l’accordo è stato implementato solo parzialmente.
Come riportato da un comunicato stampa diramato dal presidente della Commissione Ambiente del comune di Civitavecchia Dario Menditto, solo GNV avrebbe sottoscritto l’accordo, impegnandosi tra le altre cose ad utilizzare olio combustibile con ridotto contenuto di zolfo (0,1%) “non solo all’ormeggio, ma anche in navigazione fin da un’ora (1) prima dell’inizio della manovra di accesso al porto di Civitavecchia (convenzionalmente individuata nella comunicazione del “pronti in macchina)”. Principale interlocutore di Cittadini per l’Aria a Civitavecchia, il Forum Ambientalista.
LIVORNO – Dopo soli due incontri pubblici, cui siamo stati invitati a partecipare come relatori, a Livorno si è costituito il “Coordinamento Livorno Porto pulito” che, in una recente conferenza stampa, ha comunicato la propria richiesta per un incontro con l’Autorità Portuale e la Capitaneria di Porto.
La prima proposta riguarda l’emanazione di “un’ordinanza restrittiva da parte di CP e AP per la riduzione del tenore di zolfo allo 0,1% nel combustibile utilizzato dalle navi entro le due miglia dalla costa”. La stessa ordinanza è in vigore a Napoli. “Se è stato fatto altrove significa che si può fare”, fanno sapere dal Coordinamento che nel proseguo della sua battaglia certamente alzerà la posta. Nel Tirreno infatti è istituita una Zona di Protezione Ecologica che suggerisce restrizioni ben oltre le due miglia previste nell’ordinanza napoletana.
GENOVA* - Il 5 Giugno scorso, a Genova, si è tenuto il “2° Forum Shipowners & Shipbuilding - Navi Passeggeri, porti e ambiente - La svolta verde dello shipping: investimenti e opportunità” cui è seguita la Settimana dello Shipping, dal 26 Giugno al 1° Luglio. Il Comitato Tutela Ambientale Genova Centro-Ovest, soggetto particolarmente attivo sul fronte dell’inquinamento portuale e partner di Cittadini per l’Aria, ha seguito i lavori della giornata dedicata alla presentazione dei risultati ottenuti con il monitoraggio dei fumi a fumaiolo su alcune navi, sia durante la sosta in porto sia in navigazione. Il monitoraggio è stato effettuato da ARPAL in cooperazione con la Capitaneria di Porto di Genova.
Da rilevare l’intervento del dott. Mario Cirillo, dirigente responsabile del Dipartimento per la valutazione, i controlli e la sostenibilità ambientale di ISPRA, che ha ricordato che mentre il traffico veicolare ha ridotto il suo impatto ambientale, questo non è avvenuto per i fumi da traffico marittimo. Ha anche ricordato, fatto noto, che in Europa le morti premature dovute all'inquinamento sono 500.000. L'avvocato di Majo, presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, ha portato l’esperienza dell’accordo volontario di Civitavecchia (a suo dire positiva) mentre l’Autorità Portuale di Genova ha escluso la possibilità di elettrificare le banchine, posto che ogni nave da crociera assorbe dai 12 ai 15 MW e il Porto non ha la potenza necessaria per alimentare più navi contemporaneamente.
Il giorno successivo si è tenuta la conferenza "CO2 ed efficienza energetica" incentrata sul nuovo Regolamento 2015/757 del Parlamento Europeo concernente il monitoraggio, la comunicazione e la verifica (MRV) delle emissioni di anidride carbonica generate dal trasporto marittimo, entrato in vigore il 1° Luglio 2015. In virtù di questo regolamento, entro il 31 Agosto 2017 le Società di navigazione dovranno trasmettere ai verificatori i piani di monitoraggio e a decorrere dal 1° Gennaio 2018 le predette Società dovranno monitorare , su base annua, le emissioni di CO2 per ogni nave e per tratta, applicando il metodo più appropriato, per la determinazione delle emissioni di CO2. Nella sessione sono inoltre state mostrate le principali soluzione tecnologiche per il monitoraggio e la riduzione del CO2 delle navi.
Il 30 Giugno infine, si è tenuto il Green Shipping Summit 2017. È stata data notizia che durante l’ultimo MECP ( MEPC 70, ottobre 2016) dell’IMO, il Comitato ha confermato l’entrata in vigore del limite 0.5 per il tenore di zolfo dei combustibili in ogni parte del mondo a partire dal 1° Gennaio 2020, come previsto dall’Annesso VI (Rivisto) alla Convenzione MARPOL 73/78. Oggi ci sono sostanzialmente tre limiti per il massimo tenore di zolfo nei combustibili per uso marittimo: 3.5% (cosiddetto “limite globale”) , 1.5% per le navi passeggeri in servizio di linea tra porti comunitari (e navi da crociera ad esse assimilate) nelle acque territoriali e nelle ZPE (Zone di Protezione Ecologica), 0.1% nelle aree ECA (Emission Control Area) designate dell’IMO e nei porti comunitari (sempre in virtù della cosiddetta Direttiva zolfo). Dal 1° gennaio 2020 i limiti si ridurranno a due: 0.50% globale e 0.1% nei porti e nelle aree ECA. Quanto alle tecniche proposte per la riduzione dell’inquinamento, durante le presentazioni, sono stati illustrati i motori ibridi e le batterie, oltre alle celle a combustibile. La tecnologia più significativa su cui il settore sembra puntare, resta tuttavia quella del LNG, la cui sperimentazione è spinta anche dalla Marina Italiana.
LA SPEZIA – Il Comitato SpeziaViaDalCarbone è il partner di Cittadini per l’Aria alla Spezia. Nel mese di Novembre 2016, il Comitato ha analizzato i dati delle emissioni della centralina di Via San Cipriano, quella più prossima alla banchina di ormeggio delle navi da crociera.
Incrociando i valori delle emissioni di CO, NO2, PM10, PM2,5 e SO2 con gli attracchi delle navi da crociera del periodo 1 gennaio/10 novembre 2016, il Comitato ha verificato un aumento generalizzato della media delle emissioni in concomitanza con gli arrivi delle navi: la media delle emissioni medie orarie di NO2 e SO2 aumenta rispettivamente del 17 e del 7%, mentre la media delle emissioni massime orarie aumenta rispettivamente del 24 e del 30%. Il dato è particolarmente significativo per il biossido di azoto (vedere qui)
In parallelo, Cittadini per l’Aria aveva dall’Agosto 2016 un’interlocuzione con la Capitaneria di Porto e l’Autorità Portuale delle Spezia che avevano condiviso la proposta di utilizzare combustibili con contenuto di zolfo inferiore a 0,1% ben prima dell’ormeggio e ben fuori dal Golfo della Spezia. Purtroppo tale intento non è stato condiviso dall’amministrazione comunale e il processo si è arenato. Il tema sarà oggetto di un nuovo confronto con al nuova amministrazione nel frattempo insediatasi.