Retromarcia sulle domeniche ecologiche a Torino: la protesta delle associazioni ambientaliste
"La retromarcia della Giunta Appendino sulle domeniche a piedi è sconcertante e ci lascia sorpresi e delusi"
13 September, 2017
"La retromarcia della Giunta Appendino sulle domeniche a piedi è sconcertante e ci lascia sorpresi e delusi.
Innanzitutto dev'essere chiaro che di retromarcia si tratta, non soltanto di un ridimensionamento. La liberazione dalle auto della sola solita Ztl infatti dovrebbe essere un fatto acquisito, almeno la domenica: non vale come domenica ecologica. Si è ceduto alle pressioni delle solite lobby senza neanche un minimo di pubblica e razionale discussione.
Speriamo che non succeda la stessa cosa con il programma Appendino 5 stelle che prevedeva opere di traffic calming, Ztl allungata, zone pedonali e un vero cambiamento verso la mobilità sostenibile,ma siamo preoccupati".
Eco dalle Città
Bike Pride
Legambiente Molecola Torino
Ehabitat
Bycicle is Bell
Grugliasco Bici
Dal canto suo Bike Pride in una nota specifica ulteriormente:
La retromarcia della Giunta Appendino sulle domeniche a piedi è sconcertante e lascia Bike Pride Fiab Torino - insieme alle altre associazioni che si battono per una mobilità nuova e una città più a misura di persona e con un’aria più respirabile - sorpresi e delusi.
Bike Pride Fiab Torino si unisce alla risposta delle associazioni torinesi e ribadisce che dev'essere chiaro che di retromarcia si tratta, non soltanto di un ridimensionamento. La liberazione dalle auto della sola solita Ztl infatti dovrebbe essere un fatto acquisito, almeno la domenica. È evidente che si sia purtroppo ceduto a pressioni esterne.
Questo passo indietro ci lascia quantomeno sperare che sia il preludio per un intervento più efficace e permanente sulla mobilità e sullo spazio pubblico. Il programma del Movimento 5 Stelle votato a larga maggioranza dalla Città lasciava intendere una vera rivoluzione, dalla ZTL allungata alle zone pedonali in centro e in tutti i quartieri, dalle opere di traffic calming alle strade condivise. Si parta dalla Settimana della mobilità sostenibile che sta per iniziare - dal 16 al 22 settembre - per discuterne, progettare e reperire fondi per realizzare le opere in tempi e modalità certe.
All’ottava edizione del “Bike Pride” dello scorso 2 luglio - occasione per ricordare all'Amministrazione e alla cittadinanza che sono tante le persone che utilizzano la bicicletta quotidianamente come mezzo di trasporto - la proposta politica presentata e - accolta dagli assessori competenti - chiedeva che proprio durante la Settimana europea della mobilità sostenibile venissero sperimentate delle "living street", ossia quartieri con spazi condivisi tra tutti gli utilizzatori dello spazio pubblico, pedoni, ciclisti, mezzi pubblici, ma anche le auto che viaggiano a velocità ridotta (30 km/h), con la proposta - citata e accolta proprio dall’assessora La Pietra durante la conferenza stampa - di iniziare da Vanchiglia, oltre a Campidoglio (la cui pedonalizzazione viene ormai promessa da tempo e ancora si parla solo di sperimentazione). Ma così non sarà.
“A luglio abbiamo chiesto un’azione simbolica ma concreta che dimostri in modo inequivocabile l’indirizzo e la direzione di questa amministrazione, che ad oggi non ha ancora avviato alcun programma - commenta Fabio Zanchetta, presidente di Bike Pride Fiab Torino -. La sperimentazione non è ancora in agenda, la domenica ecologica è stata drasticamente ridotta e “snaturata”, attendiamo ora buone nuove o il passo indietro verrà interpretato come una brutta giravolta verso la solita Torino insostenibile”.