di Laura Tajoli

“Che cosa pensate di fare, parlare di raccolta differenziata qui, dove abbiamo ben altri problemi??!!”. Appena arrivati nei cortili di via Bellini e via Bruzzesi, zona Giambellino, veniamo apostrofati così da una signora molto arrabbiata. Siamo sempre noi, la squadra che porta avanti parte del “Progetto Periferie”: abbiamo vinto, come “Eco dalle Città”, insieme a Giacimenti Urbani, un bando per riqualificare alcuni quartieri di Milano. Ogni settimana, andiamo in Giambellino, via Padova, Gallaratese e Niguarda per parlare di rifiuti, di come smistarli e riciclarli.

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Ci sentiamo un po’ dei pionieri e, al tempo stesso, anche in imbarazzo. Perché è vero che nelle zone dove andiamo a parlare di raccolta differenziata i problemi sono tanti e anche gravi. Sappiamo però che anche un piccolo seme può dare grandi frutti. Le iniziali diffidenze vengono superate dialogando con le persone che abitano nei caseggiati. Come accaduto durante il primo intervento, i bambini accettano volentieri di mettersi a giocare e a disegnare con noi Paolo (Hutter) apre un sacco dell’immondizia indifferenziata, quello nero per intenderci. Per mostrare quanto del suo contenuto, in realtà, avrebbe potuto e dovuto essere indirizzato in altri contenitori. C’è tanto umido, tanta carta, plastica e metallo. Materiali utili, che possono essere riciclati. I bambini ascoltano, intervengono anche gli adulti. Sono stupiti. Alcuni si affacciano ai davanzali, ci chiedono informazioni, altri vengono in cortile per avere uno dei piccoli regali, forniti da Amsa. “Dovreste appendere delle locandine con le informazioni vicino ai bidoni, così non sbagliamo più”, consiglia il signor Carlo. “Tanto poi quelli che non vogliono fare la raccolta differenziata continueranno a non farla”, interviene nonna Maria. Ma non è detto.

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