“Il vento ha ridotto i valori di Pm10 (alle ore 18 l'Arpa ha rilevato un dato previsionale di 33) e così la Città di Torino ha deciso domenica sera di revocare, a partire da lunedi' 23, il blocco delle auto diesel (euro 3,4 e 5), ripristinando le misure base permanenti”. Con questa breve nota alle ore 20:50 di domenica 22 ottobre 2017 il Comune di Torino ha revocato il blocco emergenziale dei diesel. Una decisione che ha lasciato molti dubbi: basta un dato previsionale orario?

Il direttore del dipartimento sistemi previsionali di Arpa Piemonte, Secondo Barbero, intervistato dal quotidiano La Repubblica, alla domanda “come si fa a decidere se togliere o meno il blocco?” risponde: “Bisogna considerare l’evoluzione meteo. Il vento ha interessato tutto il Piemonte, il rimescolamento c’è stato. L’effetto sarà positivo, non so se però si raggiungerà il livello di concentrazioni che si attendeva per eliminare il blocco. Nel protocollo padano si considera il dato a posteriori. Se il semaforo è scattato si può tornare al livello di partenza se almeno per un giorno si torna sotto il tetto dei 50 microgrammi. Applicando il protocollo padano la decisione sarebbe stata rinviata a domani (oggi, ndr). È un criterio oggettivo. Torino, però, ha deciso in modo diverso”.

E alla fine, andando a vedere i dati Arpa il Pm10 a Torino non è sceso sotto i 50 mcg/m3.  “Come volevasi dimostrare - ha commentato ad Eco dalle Città Federico Vozza, vice presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta - siamo stati sopra media. Sei ore, dalle 18 alle 24, non sarebbero bastate per far scendere la media giornaliera del Pm10 sotto i limiti di legge. Si è disatteso il protocollo che la città si è data. Bisognava mantenere il provvedimento anche per la giornata di oggi (lunedì). Senza i diesel in circolazione e con l’effetto del vento si sarebbero visti i risultati. Perché basta un attimo e la pentola inizia di nuovo riempirsi”.