Torino: Barattolo ancora sospeso, riprende il 4 novembre. Rete ONU: 'No a chiusura aree di libero scambio per il riutilizzo ma loro rafforzamento'
La nota del Comune di Torino che ribadisce la riapertura del mercato di libero scambio dal 4 - 5 novembre (e non il prossimo fine settimana come circolato in precedenza). Nel frattempo interviene anche la Rete Nazionale Operatori dell'Usato
25 October, 2017
L’iniziativa Barattolo anche questa settimana sarà sospesa come convenuto nelle riunioni del Comitato Provinciale per l'ordine e Sicurezza, "allo scopo di consentire l'adeguato espletamento delle attività preparatorie e di verifica autorizzativa occorrenti in vista della ripresa dell'attività in un'idonea cornice di sicurezza e legalità" - è quanto riportato in una nota della prefettura.
Pertanto l'attività di Barattolo riprenderà il 4 e 5 novembre. Intanto la città sta procedendo sul necessario adeguamento e preparazione della nuova collocazione dove far confluire le attività finora svolte in via Carcano e in canale Molassi/ San Pietro in Vincoli, che avverrà in tempi brevi.
Ricordiamo infine che Barattolo è un progetto della città e che gli espositori che lo caratterizzano sono regolarmente registrati, versano una quota per gli stalli, rispettano delle regole decise dal consiglio comunale all'interno del nuovo regolamento e l'accompagnamento della manifestazione è stato regolarmente affidato a seguito di un bando pubblico all’associazione Vivibalon.
Rete Nazionale Operatori dell'Usato: “Le aree di Libero Scambio dedicate al riutilizzo non vanno chiuse ma rafforzate ed estese a livello nazionale”
“Le aree di Libero Scambio dedicate al riutilizzo non vanno chiuse ma rafforzate ed estese a livello nazionale per dare una speranza di vita dignitosa all’ambulantato debole e favorirne il suo pieno riconoscimento”, così il Presidente di Rete O.N.U. (Rete Nazionale Operatori dell’Usato), Aleramo Virgili, sulle vicende che hanno interessato le aree di Libero Scambio di Torino.
“Esprimiamo all’Associazione ViviBalon (socio fondatore di Rete ONU) e agli operatori delle aree di Libero Scambio di Torino il pieno e convinto sostegno di tutta l’Associazione alle mobilitazioni per la difesa di queste importantissime esperienze per migliaia di ambulanti e frequentatori abituali dei mercati” – sottolinea Virgili.
Secondo la Rete Nazionale degli operatori dell’Usato - che rappresenta oggi oltre 80.000 operatori del riutilizzo - le aree di Libero Scambio di Torino per 17 anni hanno regolarizzato attività di riutilizzo che hanno permesso a centinaia di famiglie di procacciarsi un reddito regolare ed offrire una vita dignitosa alle loro famiglie, consentendo nel contempo a migliaia di frequentatori la possibilità di acquistare a costi contenuti oggetti necessari ai loro bisogni primari e coltivare le loro passioni ludico-ricreative. Tutto questo grazie alla lungimiranza delle amministrazioni torinesi che si sono succedute permettendo sviluppo di un’attività dagli importanti risvolti economici, ambientali, sociali e culturali, facendone un esempio da seguire a livello nazionale e internazionale.
Le aree di Libero scambio hanno infatti consentito di:
o Dare un’opportunità lavorativa a persone escluse dal mercato del lavoro o alla ricerca di un’integrazione al loro magro reddito;
o Sottrarre decine di migliaia di tonnellate di beni riutilizzabili agli inceneritori e alle discariche;
o Offrire a persone fragili e in condizione di forte emarginazione sociale un’opportunità di reinserimento nel tessuto cittadino;
o Coltivare un’oasi di relazioni sociali tra culture e mondi diversi che solitamente vivono ghettizzati e senza voce nel deserto delle periferie metropolitane.
Tutto questo processo virtuoso è stato vittima di un evento tragico domenica 15 ottobre quando un frequentatore abituale dell'Area di Libero Scambio di Via Carcano a Torino è stato aggredito e ucciso dopo un diverbio apparentemente per futili motivi. Un fatto drammatico, gravissimo, che ha posto fine alla vita di Maurizio Gugliotta, un operaio della cintura torinese e assiduo frequentatore delle aree di Libero Scambio dove alimentava le sue passioni collezionando cartoline e oggetti, come migliaia di altri concittadini.
“Rete O.N.U. esprime ancora una volta la sua vicinanza alla famiglia di Maurizio Gugliotta, che ha chiesto che la vicenda non diventi “la bandiera di qualcuno per andare sui giornali a predicare odio e razzismo” – sottolinea il Presidente Virgili.
“Vogliamo anche aggiungere – ribadisce Virgili - che proprio il ricordo di questo doloroso evento ci spinge con ancora maggiore forza e determinazione a difendere questa esperienza, lavorando per un suo rafforzamento e per la sua estensione anche alle altre aree del Paese dove l’ambulantato debole è soggetto a continue pressioni e attacchi, vittima di pregiudizi e dei ritardi legislativi nei confronti delle politiche sul riutilizzo e l’economia circolare”.