In via Panigarola, a Milano, fare la raccolta differenziata e una mission (quasi) impossibile
In zona Corvetto, con la squadra del Progetto Periferie a parlare di rifiuti e di come raccoglierli insieme agli inquilini delle case popolari
31 October, 2017
di Laura Tajoli
Nazareth, Yussef, Anna, Stefano, Usira, Zaeaya. E poi tanti altri. I bambini sono una risorsa incredibile, uno strumento di socializzazione, veicolano fiducia, danno speranza per il futuro. Ieri per il progetto Periferie condotto con il patrocinio del Comune di Milano insieme a Giacimenti Urbani, eravamo in via Panigarola 5 e abbiamo incontrato piccoli di tante nazionalità, entusiasti e volenterosi.
Via Panigarola è in zona Corvetto/Gabrio Rosa, dove ci sono rioni interi di case popolari storiche, abitate da persone di ogni età, italiane e immigrate. Il caseggiato non è molto grande, un quadrilatero composto da edifici bassi, suddivisi in “Scale”, che formano un cortile. Tutto ci appare estremamente pulito e curato. I bidoni per la raccolta di carta, e vetro sono allineati in buon ordine. E la plastica? E l’indifferenziato? “Quelli sono un problema, talvolta”, spiega la signora Ida, 82 anni ben portati e uno spirito indomito che la porta a combattere per migliorare le condizioni del suo quartiere. “Perché i bidoni per la raccolta della plastica e dell’indifferenziato si trovano in cantina”. E allora? “Allora, in qualche “scala” le cantine sono abitate e gli inquilini hanno paura a scendere giù”. Insieme a Ida, proviamo a percorrere i gradini che portano negli scantinati di una delle scale di Via Panigarola 5. Subito, però, ci fermiamo: l’odore acre ce proviene dal basso è una barriera difficile da superare.
Come dare torto a chi non se la sente di buttare i suoi sacchetti con la plastica e la spazzatura nei bidoni che si trovano in cantina? Per farlo, bisognerebbe superare la paura, il disgusto, il pudore di trovarsi in un luogo abitato da persone che non hanno la possibilità di fare uso dei servizi igienici più basilari. I rifiuti, quindi, vengono spesso lasciati in cortile, oppure mescolati nei bidoni destinati alla carta e al vetro situati all’aria aperta, in cortile. “Talvolta, qualcuno getta i sacchetti di immondizia nel cortile accanto, dove si trova un piccolo giardino”, precisa la signora Gianfranca Marzano, inquilina dei caseggiati di Via Panigarola 5. Per superare lo sconforto, volgiamo lo sguardo verso i bambini, intenti a disegnare e a giocare con i piccoli gadget forniti da Amsa. Voi lo sapete dove vanno buttate le cose? “Sì!!!”, rispondono in coro. E subito parte un elenco, correttissimo, di tutti i posti dove vanno a finire i rifiuti.
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