Ispra presenta il Rapporto ‘Spreco alimentare: un approccio sistemico per la prevenzione e la riduzione strutturali’
Il rapporto passata in rassegna la letteratura internazionale e analizza le connessioni più rilevanti tra lo spreco alimentare e altri temi, così da costruire una visione d’insieme socio-ecologica
06 November, 2017
Il prossimo 16 novembre è prevista a Roma, presso l’Auditorium del Ministero dell’Ambiente (Via C. Bavastro, 180), la presentazione del Rapporto Spreco alimentare: un approccio sistemico per la prevenzione e la riduzione strutturali realizzato da ISPRA. Lo spreco alimentare è emerso recentemente come una delle principali questioni ambientali e socio-economiche che l’umanità si trova ad affrontare. Gli studi sono agli inizi e la condivisione di metodologie di indagine necessita di essere sviluppata. In questo rapporto viene passata in rassegna la letteratura internazionale e sono analizzate le connessioni più rilevanti tra lo spreco alimentare e altri temi, così da costruire una visione d’insieme socio-ecologica: il consumo di suolo, di acqua, di energia e di altre risorse, il degrado dell’integrità biologica, i cambiamenti climatici, l’alterazione dei cicli dell’azoto e del fosforo, la sicurezza e la sovranità alimentare, la bioeconomia circolare.
Dall’esame dei quadri concettuali esistenti si giunge ad una proposta di definizione sistemica che comprende elementi fondamentali di spreco finora poco considerati. Si indagano in dettaglio le cause e i condizionamenti strutturali lungo le filiere, in particolare emergono differenti quantità di spreco associate a diversi modelli di sistema alimentare. Il rapporto poi analizza ed elabora a livello mondiale, europeo e italiano i dati disponibili, evidenziando dimensioni ed effetti critici dello spreco.
Viene individuata la necessità di spostare l’attenzione dal recupero e riciclo delle eccedenze alla indispensabile prevenzione strutturale per ridurne a monte la formazione e i conseguenti sprechi. Le proposte di prevenzione sono estesamente trattate e finalizzate ad una strategia che aumenti la resilienza ecologica e sociale trasformando strutturalmente i sistemi alimentari.