Smog: Torino fa la prima della classe? 'Esageruma nen'
Pubblichiamo l'intervento su Facebook del presidente della Commissione Ambiente del Comune di Torino, Federico Mensio
06 November, 2017
Bloccare o non bloccare: questo è il dilemma. Della Regione.
Leggo da ieri sugli organi di stampa che Torino avrebbe applicato di testa sua il protocollo interregionale, e solo lunedì la regione incontrerà i sindaci per fare il punto della situazione.
Il punto però è presto fatto, la DGR parla chiaro. (http://trasparenza.regione.piemonte.it/…/fa019159-4c8c-4886…).
I comuni si dovevano adeguare entro il 30 di ottobre e secondo i dati ARPA di giovedì 2 novembre, pubblicati da Regione Piemonte, (http://www.arpa.piemonte.gov.it/ex…/bollettini/cruscotto.pdf) si sarebbe dovuto attivare il blocco primo livello a far data dal 3 novembre, come ha fatto il comune di Torino.
Invece pare che molti comuni non l’abbiano fatto e attendano l’incontro con Regione per decidere come procedere, come Grugliasco che attiverà il blocco solo da lunedì pur con ordinanza emessa il 31/10, blocco che potrebbe non attuarsi se fossero confermate le previsioni meteo. (http://www.comune.grugliasco.to.it/…/5076-e-entrata-in-vigo… e
http://84.240.176.90/…/tmp/ohtbfk554zruyvqeygtg…/1005807.pdf)
Perché di tutto ciò allora?
Forse perché a seguito degli incendi boschivi, che sostanzialmente hanno mandato “fuori scala” i valori delle centraline, il 27 ottobre di comune accordo con città di Torino, Città Metropolitana, Arpa e ASL, la Regione si era dimostrata disponibile a sospendere l’applicazione del protocollo a quei comuni che avevano già emesso le ordinanze, demandando ad ulteriore provvedimento la ripresa dell’applicazione del protocollo (http://www.comune.torino.it/uc…/comunicati/article_834.shtml).
Da nessuna parte però si trova riscontro da parte di Regione, con atto formale o comunicato, né della sospensione né tanto meno della ripresa del protocollo; anzi come detto giovedì 2 è stato emanato il bollettino che indicava l’applicazione del livello 1. Se ci fosse stata una sospensione il bollettino o non avrebbe dovuto tenere conto dei giorni dal 29/10 in poi (necessari per il 2/11) oppure dare chiara indicazione di sospensione.
In tutto questo sorge una domanda: cosa pensano in Regione?
La DGR, emessa il 20/10 dalla giunta Regionale e in assenza di ulteriori atti formali, si dovrebbe far applicare e invece si va ad additare come "strani" coloro che si adeguano. Mi verrebbe da dire "suma bin ciapà".
Quindi Torino fa la prima della classe? "Esageruma nen" direbbe qualcuno, infatti si è ripresa l'applicazione dell'ordinanza, in assenza di una precisa indicazione contraria di Regione.
Però, siccome non vogliamo che si incorra nelle sanzioni europee e riteniamo fondamentale tutelare la salute dei cittadini, tra le altre cose si è deciso di calcolare i giorni sugli effettivi sforamenti e non attendere giorni per attivarli.
Infatti stando alla DGR se il giovedì non si è arrivati a 4 sforamenti (da domenica a mercoledì antecedenti) bisognerà attendere ancora altri 3 giorni (4 se consideriamo anche il giovedì) di sforamenti per attivare il blocco in pratica dopo 9 giorni!
Invece Torino lo farà senza attendere tutti quei giorni in cui le concentrazioni potrebbero salire e quindi allungare i tempi di rientro, come pure sarà subito reattiva sullo sblocco, cosa che invece, secondo la DGR, avverrà anche solo il martedì o il venerdì.
Su questo ed altri punti c'è l'intenzione di confrontarsi con i comuni dell'agglomerato, come indicati in DGR, ma non si è più disposti a stare a guardare, rimandando a data da destinarsi l'applicazione delle misure previste, sperando che i problemi si risolvano con condizioni meteorologiche favorevoli e dato che leggo che è già stata avviata una procedura d'infrazione da parte dell'unione europea, è ora che si faccia subito rispettare il protocollo a tutti i comuni interessati, esattamente come scritto nella DGR, magari "limitando i danni"...